Regia di Aaron Horvath, Michael Jelenic vedi scheda film
Che il pubblico si stia stancando dei Cinecomics? Il terzo episodio dei "Guardiani della Galassia" sarà utile per capire se Marvel e DC dovranno correre ai ripari per contrastare, nell'immediato, l'emorragia di spettatori degli ultimi film. Intanto con Super Mario Bros, che ha raggiunto il terzo posto del box office stagionale ai danni, guarda caso, di "Black Panther: Wakanda Forever", verrebbe da dire che si stia imboccando la strada dei "cinegames". Ma sarà l'inizio di una tendenza duratura o di una fase (più o meno breve) caratterizzata da pochi (ma fortunati) picchi?
I film tratti dai video giochi non sono certo una novità. Ne abbiamo visti in passato a varie ondate. Probabilmente si è di fronte ad una delle tante. Intanto, però, in casa Paramount, con l'istrice "Sonic", ed in casa Illumination, con i "Super Mario Bros", sembra si sia consolidata una tendenza precisa che vede i videogames al centro dei piani di business. E per essere più specifici è bene parlare dei giochi più datati, quelli dalla grafica vintage, che accendono la fantasia dei più piccoli mentre producono copioso l'effetto nostalgia che porta al cinema le generazioni cresciute con i Commodore 64 ed i primissimi Game Boy durante i pionieristici anni '80.
"Super Mario Bros" è un progetto ambizioso e multisettoriale. Sicuramente ben studiato dai vertici di Nintendo e Universal. Personalmente, tuttavia, non credevo possibile un risultato del genere al botteghino e mi chiedo se anche i creatori dei "Minions" fossero così sicuri del successo dei due idraulici. Da un lato c'è tutto ciò che gli amanti del personaggio possano desiderare: Donkey Kong, i kart, i funghi, i potenziamenti, i numerosi altri elementi che resero iconico il gioco fatto di salti e testate. Dall'altra, tuttavia, vi sono relazioni interpersonali poco convincenti, siparietti canori imbarazzanti ed un villain affatto memorabile ad offuscare il risultato complessivo.
L'esuberanza dei colori, il pop anni '80 e la caotica rappresentazione dei regni, come ghiotti funghetti rossi, ingigantiscono la resa finale mentre l'ingenuità dei personaggi (tranne le scimmie meravigliosamente scorrette!) rende i funghetti blu oltremodo indigesti rimpicciolendo, di fatto, quanto ottenuto dall'apparato scenografico.
Super Mario è innocuo come le palle di neve scagliate dai pinguini, frenetico come una corsa di kart, tenero come il rapporto affettivo che lega i fratelli pasticcioni protagonisti, all'inizio, di una memorabile "ristrutturazione".
Nel complesso piacevole come uno schermo superato senza colpo ferire.
Charlie Chaplin Cinemas - Arzignano (VI)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta