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La voce del cigno

Regia di Terry L. Noss, Richard Rich vedi scheda film

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La recensione su La voce del cigno

di luisasalvi
8 stelle

I cigni trombetta, cosi chiamati per il suono della loro voce, sono una specie tipica del Canada. Il film ne rappresenta alcune caratteristiche autentiche, per l’ambiente in cui vivono, i riti di corteggiamento o la preparazione del nido. Ovviamente prevalgono le caratteristiche “umane”, come in tutte le fiabe; in particolare la vicenda ricorda quella del Brutto anatroccolo: il protagonista Louie (sembra che il nome sia ispirato a quello di Armstrong) è muto dalla nascita; ciò lo isola dai compagni di giochi e poi gli impedisce di corteggiare in modo efficace Serena, di cui è innamorato. Ma un bimbo lo prende in simpatia e gli insegnerà a leggere e scrivere; tuttavia ciò no gli serve per comunicare con gli altri cigni. Suo padre ruba in un negozio una trombetta che potrebbe funzionare da protesi e dargli una voce; così sarà, Louie impara a suonarla, ha successo fra gli uomini, poi torna fra i suoi in tempo per interrompere il matrimonio quasi imposto a Serena con un bulletto che lei non ama; la sposa invece lui (Louie) e vissero felici e contenti come si conviene. I vari episodi hanno funzioni educative varie, dalla prima ed evidente lezione di accettazione per i diversi come Louie, chiaramente non tanto handicappato quanto diversamente abile, molto abile. Ogni personaggio è ben caratterizzato. Sicuramente molto adatto ai bambini, è godibile anche dagli adulti.

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