Jacques, autore di oltre quaranta fim a luci rosse prima del declino e del ritiro, per motivi economici accetta infine di tornare dietro la macchina da presa, in produzioni scalcagnate. Intanto deve fare i conti con la propria vita personale: un figlio che si riavvicina ma che non incontra mai, una moglie che lo ama ma dalla quale vuole allontanarsi.
Note
Disilluso, "Le pornographe" di Bertrand Bonello. Con una splendida prima parte in cui si riflette sulla messa in scena applicata al porno: il lavoro del regista, dell'attore. Scene d'erotismo che si vorrebbero "artistiche" e che invece per contratto devono essere deprivate di qualunque poesia. Attraverso Léaud rivive una generazione che idolatrava la caméra stylo, la macchina da presa libera e selvaggia, quando filmare (anche) il sesso era un atto politico. Nel mezzo del cammin della sua vita il pornografo si ritrova solo, arido, tra i resti di quello che voleva essere e non è. Bello e intenso il film di Bonello, nonostante qualche concessione di troppo all'autoreferenzialità autoriale (un concetto che si traduce in noia). Jean-Pierre Léaud, va da sé, è un gigante del pensiero.
jacques laurent nella vita non ha fatto altro se non cinema. e mica cinema così, ha fatto il cinema pornografico. ha iniziato nel 1968, quando l'atto sessuale era politico. nel 1958: "... ero semplicemente troppo giovane". dopo una quarantina di titoli nel 1984 abbandona, quando non riesce a trovare un produttore che sganci i soldi per il film "l'animal", un film sulla caccia alla volpe, dove… leggi tutto
beh è un film ingiustamente sconosciuto,sicuramente difficile da far conoscere al grossso pubblico per alcune scelte artistiche considerate ose'dai piu'(ma qui sono assolutamente funzionali all'economia del racconto).Una riflessione sulla messa in scena dei film porno che si traduce in una riflessione sull'amore,sull'arte cinematografica,sugli affetti e sul lavoro,la visualizzazione di un atto… leggi tutto
Per essere un film sul (l'anima del) porno, è decisamente statico e riflessivo anzichenò. Il discorso di fondo è tutt'altro che facile, mettendo in relazione la vita privata e quella pubblica del protagonista/regista, e la sua attuale vocazione individualista (pensare a sè stesso e a chi gli è attorno pare l'unica occupazione soddisfacente rimastagli) che va a cozzare contro il suo passato,… leggi tutto
Il 28 ottobre 2016 ore 19 presso la Cinématheque de Nice, partecipai con grande interesse alla lezione di cinema che Brtrand Bonello fu invitato a… segue
jacques laurent nella vita non ha fatto altro se non cinema. e mica cinema così, ha fatto il cinema pornografico. ha iniziato nel 1968, quando l'atto sessuale era politico. nel 1958: "... ero semplicemente troppo giovane". dopo una quarantina di titoli nel 1984 abbandona, quando non riesce a trovare un produttore che sganci i soldi per il film "l'animal", un film sulla caccia alla volpe, dove…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Inizia in maniera abbastanza interessante mostrandoci i retroscena e i preparativi per un film porno. A tratti il film riesce a trasmettere un senso di amarezza e disperazione. Per il resto l'ho trovato noioso, pretenzioso nel volere trasmettere qualcosa ma che alla fine non riesce a fare.
Un'opera disillusa e riflessiva su un uomo che si sente ormai fuori posto in un mondo, quello del porno, che pensa esclusivamente al business e dove ogni possibile germe di tocco artistico sembra "osceno" ed estraneo. Un uomo che si sente, però, fuori posto anche nella propria vita, la quale ha bisogno di tagli netti ma anche di riavvicinamenti. Le pornographe parte bene, ma si scioglie…
Per essere un film sul (l'anima del) porno, è decisamente statico e riflessivo anzichenò. Il discorso di fondo è tutt'altro che facile, mettendo in relazione la vita privata e quella pubblica del protagonista/regista, e la sua attuale vocazione individualista (pensare a sè stesso e a chi gli è attorno pare l'unica occupazione soddisfacente rimastagli) che va a cozzare contro il suo passato,…
beh è un film ingiustamente sconosciuto,sicuramente difficile da far conoscere al grossso pubblico per alcune scelte artistiche considerate ose'dai piu'(ma qui sono assolutamente funzionali all'economia del racconto).Una riflessione sulla messa in scena dei film porno che si traduce in una riflessione sull'amore,sull'arte cinematografica,sugli affetti e sul lavoro,la visualizzazione di un atto…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.