Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Nell'insieme l'ho trovato un po' slegato e superficiale, sebbene per essere un esordio non sia niente male. Manca di un centro, non è chiarissimo quale sia il suo senso, e certi passaggi sono troppo ermetici. Tutti questi difetti non sono in realtà pesanti, e poi il film ha anche i suoi pregi: è ben recitato, discretamente diretto, ha diverse belle scene. Manca come dicevo un po' di coesione.
Tornando al senso del film, come va interpretato il fatto di questi due personaggi omonimi che si intravvedono tra loro solo alla fine? Che senso ha il titolo sotto questo aspetto? Ciò che li accomuna è probabilmente il fatto di essere due falliti, o due uomini che un tempo si erano ritagliati il loro fazzoletto di mondo ma ora sono in pieno declino.
Quanto alle belle scene, i momenti riusciti (specie i duetti tra Servillo e qualche altro attore) sono più d'uno e raggiungono quella che io chiamo la verità delle cose e delle persone. Anche per questo il ritratto del sottobosco del mondo del calcio può dirsi riuscito e pungente, e ricorda per qualche aspetto "Ultimo minuto" di Pupi Avati.
Da vedere, senza pretendere di capire tutto.
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