Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
"Il divo" è stato un meritato successo , il cinema di Paolo Sorrentino, che è originale e molto personale, è in rilancio: eppure la carriera di questo cineasta giovane,che ha scelto di non assomigliare ad altri registi o correnti, si annunciava per niente semplice. "L'uomo in più" è il suo lavoro d'esordio, con due uomini di nome Antonio Pisapia e due vite che scorrono in parallelo, due uomini che non scendono a compromessi ,anche se uno moralmente è più integerrimo, l'altro più vizioso , un allenatore di calcio che trova solo porte chiuse e un cantante un tempo di successo invischiato in storie di ricatti e droga (il modello dovrebbe essere Franco Califano, ma la voce sembra quella di Leano Morelli, per chi se lo ricorda...). Una disperazione a due, che non trova appigli nelle persone che stanno intorno, una malinconia maiuscola e insopprimibile, presentate con lo stile pacato, elegante di Sorrentino, la cui visione del mondo non è delle più ottimiste, anche se per uno dei due ci sarà un parziale raggiungimento di una pace interiore, anche se a prezzo salato. Bella la scena in cui i due si incrociano e si riconoscono, senza mai essersi visti prima: e se Renzi contiene con misura l'implosione del suo Pisapia, Servillo evita di istrioneggiare in un ruolo altrimenti spinto a farlo , che dosa con gran capacità d'attore di livello.
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