Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
Quattro pescatori cercano di riempire le reti sconfinando dalla Sicilia, dove stazionano, nelle acque territoriali tunisine, rischiando sempre di essere braccati dalla guardia costiera. Tra di loro c’è un giovane che vorrebbe andare in America, e un tunisino che non può tornare a casa. Il motore va in avaria e loro tornano in Campania, ma il ritorno a casa sarà l’inizio della fine, e i personaggi dovranno perdersi per ritrovarsi. Il film è assai intenso nella prima parte, quasi documentaria, parlata in un brusco dialetto e con nessun gusto elegiaco o folklorico. Poi prende il sopravvento “la storia” (che ricorda troppo da vicino “Lamerica” di Amelio), la costruzione si fa sentire e la limpidezza dello sguardo si intorbida; ma riesce comunque a tracciare, con una sensualità per gli elementi e le facce inconsueta nel nostro cinema, la mappa di un Mediterraneo che è patria e deriva. Emozionante.
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