Regia di Robert Renzulli vedi scheda film
Primo hard bucolico girato, a bassissimo costo nel "Pays des Lumières", da Robert Renzulli (con lo pseudonimo di Bob W. Sanders) durante gli anni Settanta, seguito da una decina di pellicole realizzate con lo stesso cast tecnico, nonché con presenza fissa di Gabriel Pontello e Richard Allan.
In uno sperduto villaggio delle Alpi meridionali, giunge dalla stazione ferroviaria Sylvan (Gabriel Pontello). È arrivato lì per lavoro, impegnato come bracciante in una fattoria, e pare avere difficoltà nell'approccio con l'altro sesso. Almeno sino a quando non incontra Amandine (Ellen Earl), un'americana che vive a Parigi, ospite in quel paese per trascorrere le vacanze. La scopre in compagnia di un uomo (Richard Allan), mentre fa sesso all'aperto. Più tardi, spiandola attraverso una finestra, la trova in intimità con una coppia: quella visione sembra sbloccarlo dato che in seguito, durante una pausa di lavoro, incontra un'attraente ragazza (Ingrid d'Eve) che poi seduce in un fienile. Successivamente, mentre da solo cammina lungo la strada, viene affiancato da un'automobilista (Elisabeth Buré) che gli chiede indicazioni stradali, suggerendo di fargli da navigatore salendo sull'auto. Sylvan ha scoperto la gioia del sesso e adesso sembra voler recuperare il tempo perduto. Tra una piacevole esperienza e l'altra finisce infine anche tra le braccia di Amandine, prima che quest'ultima abbandoni il paese salendo sul treno che la riporterà a casa.
La provinciale porno: titoli di testa con panoramica sul paese a ridosso delle Alpi
L'esordio dietro la macchina da presa del francese Robert Renzulli (accreditato come Bob W. Sanders), anticipa un tema che sarà costante nella decina di successivi hard girati dal regista: ambientazione campestre e contadina, scene all'aperto, presenza fissa di Gabriel Pontello (sul set dall'anno precedente, il 1975) in genere nei panni di turista, o in trasferta di lavoro, in un piccolo paese sperduto tra le Alpi meridionali. Nel ruolo di scatenata protagonista, in questa rara circostanza, troviamo la rossa Ellen Earl, volto presente in una trentina di pellicole solitamente in parti secondarie (tipo la psichiatra in Pussy Talk). Distribuisce "Alpha France", as usual. Si fanno notare le musiche di Guy Bonnet (non accreditato), compositore di colonne sonore dedicatosi principalmente al genere per adulti (con poche eccezioni, di genere soft, tipo 7 femmine per un sadico). Bonnet è tornato a comporre soundtrack in anni recenti (2019) per opere di tutt'altro tipo, destinate al piccolo schermo (il serial Hanna e il film Rocks). Per il resto, il tenore (estetico) di Vicieuse Amandine [1] si adegua alla media dei successivi, simili per non dire uguali, titoli girati dallo stesso cast tecnico/artistico e nelle medesime location agresti (cose tipo La porno amante e Vacances Sexuelles). Louis Soulanes, indicato come operatore alla macchina e tecnico della fotografia in una ventina di pellicole (tra le quali anche La ragazza porno e The Awakening of Annie, quest'ultimo circolato in italiano come Magia erotica), esegue un lavoro di routine, scarsamente impegnativo da un punto di vista operativo, essendo il film quasi interamente girato all'aperto. Resta poco da aggiungere, trattandosi di un all sex nel quale gli attori, più che recitare, si applicano apparentemente con gusto nel praticare in ogni posizione possibile il gioco più antico del mondo.
La provinciale porno: Ingrid d'Eve
Visto censura [2]
In data 14 maggio 1980, con nullaosta n. 75048, Vicieuse Amandine passa in Commissione di revisione cinematografica con il titolo de La provinciale porno, dopo che la distribuzione ("C.R.C. - Cinematografica Romana Cineproduzioni") ha accettato di effettuare cinque tagli, per un metraggio complessivo pari a metri 28,80:
1) riduzione scena della donna seduta (Ellen Earl, n.d.r.), con le gambe divaricate nella parte in cui la stessa si masturba;
2) riduzione scena della stessa donna che si masturba, in piedi, nuda;
3) alleggerimento scena in cui l'uomo palpa il sedere della donna sulla scaletta (Ingrid d'Eve, n.d.r.);
4) alleggerimento scena della donna che si masturba nel pagliaio;
5) alleggerimento scena del coito tra l'uomo e la donna sul prato (Ellen Earl e Gabriel Pontello, n.d.r.).
Metri di pellicola dichiarati: 2200 (pari a 80'20" in sala; 76' in PAL).
NOTE
[1] Per errore, sull'imdb è stato attribuito il titolo de La provinciale porno ad un'altra pellicola francese, diretta nel 1980 da Bob Wade, con protagonista Barbara Moose: L'initiation porno de Virginie.
[2] Dal sito "Italia Taglia".
La provinciale porno: Gabriel Pontello aiuta a mantenere in equilibrio, su una scala, Ingrid d'Eve. Scena ispirata dal Malizia (1973) di Salvatore Samperi, riprodotta sul manifesto cinematografico italiano del film
"Una fanciulla nel torrente lavava, lavava e cantava nelle nevi delle bianche Alpi. Si volse, mi accolse, nella notte mi amò. E ancora sullo sfondo le Alpi, il bianco delicato mistero, nel mio ricordo s'accese la purità della lampada stellare, brillò la luce della sera d'amore."
(Dino Campana)
La provinciale porno: cover edizione home video francese
F.P. 31/10/2022 - Versione visionata in lingua francese (durata: 63'41")
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