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Spogliami... ancora di più

Regia di Henri Pachard vedi scheda film

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La recensione su Spogliami... ancora di più

di undying
5 stelle

Hard scomparso nella versione tricolore non solo fisicamente, ma persino dagli archivi dati cinematografici. Diretto, con ironia, dal Maestro americano del porno, Henri Pachard, in una fase di passaggio (oltre metà degli anni Ottanta) tra la pellicola e l'home video.

 

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Alla ricerca di attenzioni intime, Oona (Danielle) distrae il marito (David Christopher) mentre questi è impegnato a seguire lo sport in televisione. La reazione del coniuge non si fa attendere, arrivando all'eccesso: sbatte la donna fuori di casa, con nient'altro che una valigia piena di lingerie striminzita. Dopo un'esilarante serie di fallimenti, nel tentativo di trovare una sistemazione, Oona finisce a casa di Felicity (Siobhan Hunter), una zitella timida e intimorita dal sesso. Per prima cosa socializza con l'imbianchino (Joey Silvera), quindi inizia a invitare i suoi amici, altrettanto promiscui, nella nuova abitazione, dandosi a orge sfrenate davanti agli occhi della sua impacciata ospite. Ben presto Siobhan si vede costretta, suo malgrado, a cambiare attitudine senza tuttavia farne un dramma dato che queste "nuove esperienze", in fondo in fondo, le ridaranno il sorriso, e soprattutto la gioia di vivere.

 

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Spogliami... ancora di più: Siobhan Hunter

 

Una delle oltre 360 regie di Henry Pachard (1939 - 2008), giunta anche sui nostri grandi schermi in pieno boom, cioè a dire oltre metà degli anni Ottanta, delle sale a "luce rossa". Sulla scena dal lontano 1967, sino al 2008 (anno della sua morte), Pachard, a differenza dei suoi colleghi, ha sempre trattato il sesso in chiave ironica, inserendo nei suoi lungometraggi situazioni da pura commedia. Per questo The oddest couple, realizzato durante il critico passaggio dalla pellicola all'home-video, il regista (anche produttore) si avvale del contributo tecnico dell'esperto Ralph Parfait, scritturato in duplice ruolo di cineoperatore e addetto alla seconda unità. Sono passati, in fondo, solo pochi anni da quando il porno, trattato ancora in senso cinematografico, ha ottenuto licenza di circolare liberamente nelle sale (Gola profonda è del 1972) ma in genere, già a metà degli anni Ottanta, la maggior parte dei registi coinvolti nell'attività segue le regole dell'interesse economico (come poi qualunque altro cineasta, anche quello del cinema d'Autore): girare in fretta, direttamente in video, spendendo poco e con attori disposti a recitare scene esplicite, senza pretendere esagerati compensi. Contravvenendo alla regola, Pachard compone una porno-commedia con un filo di trama, compare velocemente nel film (è il prete al quale si rivolge Danielle appena messa alla porta dal marito) e cura la forma del lungometraggio in post-produzione, inserendo al doppiaggio una colonna sonora ripetitiva, ma di buon effetto. Il cast è composto da attori (in seguito anche registi nel genere) e attrici della seconda generazione hard, tra i quali spiccano due icone maschili (Paul Thomas e Joey Silvera, rispettivamente l'uno con quasi 400 film interpretati e l'altro con oltre 1.100) e la graziosa Siobhan Hunter. Quest'ultima, l'anno seguente (1987), sarà protagonista nel sequel di Desiree la grande insaziabile (1978), ovvero Pretty peaches 2 (uscito, in Italia, con lo squallido titolo di Cosce bollenti). Interessante ed efficace l'idea di cambiare la protagonista tra il primo e il secondo tempo, con passaggio di staffetta, nelle scene esplicite, tra Danielle (1962 - 2011) e Siobhan Hunter. Della versione italiana si è persa ogni traccia, non solo fisica: persino i riferimenti tecnici, i dati d'archivio, sembrano essere stati cancellati da ogni registro o database cinematografico. Imdb non la menziona e non si riesce a rintracciare nemmeno il visto censura. La comparsa del manifesto, in vendita su un sito on-line, è però una prova, inconfutabile, del fatto che The oddest couple sia circolato, da noi, proprio come Spogliami... ancora di più. Questa volta la distribuzione ha avuto il merito di proporre un titolo pertinente (si riferisce alla lunga sequenza in cui Felicity viene fatta spogliare da due ragazze, per posare su un set fotografico tenuto da Paul Thomas), che rimanda anche a un altro classico erotico, diretto da Joseph W. Sarno (Ancora di più, 1973). 

 

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Spogliami... ancora di più: manifesto dell'edizione americana

 

"La cosiddetta convivenza ideale è una menzogna e poiché la cosiddetta convivenza ideale non esiste, nessuno ha il diritto di pretenderla; contrarre un matrimonio, come stringere un'amicizia, vuol dire decidere di sopportare in piena consapevolezza una situazione di doppia disperazione e di doppio esilio, vuol dire passare dall'antinferno della solitudine all'inferno della vita in comune."

(Thomas Bernhard)

 

F.P. 28/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 83'20")

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