Regia di Chris Beyrooty, Dean Law, Ariel Luque vedi scheda film
Antologico che recupera cinque interessanti cortometraggi girati in Argentina e Nuova Zelanda. Per l'occasione i produttori, tra i quali anche Nicolás Onetti, si sono limitati a realizzare una lunga cornice che tiene assieme i vari segmenti.
"The Red Book" è un gioco in arrivo dal Messico, simile alla tavola Oujia: permette infatti di dialogare con gli spiriti. Elemento indispensabile per poterlo praticare è un vecchio libro, con la copertina rossa e senza alcuna immagine. L'ambiente deve essere privo di luce, con l'eccezione di una soffusa illuminazione provocata da candele rosse. La domanda da porre, per avviare il rituale è la seguente: "Libro rosso, posso unirmi al tuo gioco?". Il libro svelerà le risposte alle successive domande che vengono poste. Da questa cornice prendono il via cinque racconti dell'orrore. In Stray assistiamo alle azioni folli di una donna ossessionata da un gatto, probabilmente posseduto da una forza demoniaca. Little One presenta una coppia che finisce per trovarsi in una situazione da incubo, alle prese con un bambino inquietante. Nose Nose Nose Eyes! mostra una moglie tenere segregato il marito, fino a quando la loro giovane figlia lo scopre. Release racconta di una presenza paranormale in un ospedale. Infine, The Sermon punta l'attenzione su un culto religioso ossessionato dalle relazioni tra persone dello stesso sesso.
The Red Book Ritual: i tre partecipanti al "macabro" gioco
Stray - regia di Dean Law (***1/2)
A distanza di tre anni Thomas (David Breen), reduce della seconda guerra mondiale, ritorna a casa. Scopre che la moglie Bonnie (Melinda Joan Reed) si comporta stranamente, girando nuda fuori e dentro casa. Il suo mutamento di carattere sembra essere dovuto a forze soprannaturali, rappresentate da un sinistro gatto randagio.
Little One - regia di Chris Beyrooty (***)
Nick (Nick Waters) e sua moglie Chloe (Tatjana Marjanovic), mentre stanno viaggiando di notte su una strada isolata, s'imbattono in uno strano bambino che sembra essere perseguitato da un anziano. Non sanno che possiede la capacità di dare vita eterna al suo tutore, e di uccidere all'istante coloro che decidono di abbandonarlo.
Nose Nose Nose Eyes! - regia di Jiwon Moon (**1/2)
Hyeon-woo (Lee Joo-young), per rimediare alla crisi economica, pensa di sfruttare l'attività del fratello - un assicuratore - ai danni del coniuge (Oh Jeong-Se). Legato in camera da letto, torturato e destinato a morire, l'uomo s'accorge - senza poter reagire - che la piccola figlia Ji-hyo (Ja-Young Kim) è diventata, suo malgrado, una testimone impotente.
Release - regia di Daniel J. Phillips (***1/2)
La dottoressa Karla (Hayley Sullivan) lotta disperatamente per salvare il fratello Blake, che giace senza coscienza, in stato comatoso, in un letto d'ospedale. È chiaro a tutti, tranne che a lei, che Blake non può essere rianimato ed è giunto il tempo di lasciarlo morire. Non volendo cedere all'idea, Karla si avventura in una parte abbandonata dell'ospedale per recuperare un farmaco necessario a mantenere Blake "vivo", ossia in quello straziante stato vegetativo.
The Sermon - regia di Dean Puckett (**1/2)
Nella campagna inglese, una comunità religiosa isolata subisce i sermoni di un pastore reazionario e cinico (Grant Gillespie), abituato a diffondere odio e pregiudizio nei confronti degli omosessuali, senza immaginare che sua figlia nasconde un segreto che potrebbe portare alla rovina la setta.
The Red Book Ritual: Melinda Joan Reed
The Red Book Ritual non è stato pensato come film originale, nel senso che raggruppa cinque diversi cortometraggi girati tra il 2017 e il 2020. È invece frutto dell'idea di tre produttori, tra loro anche l'argentino Nicolás Onetti (citato più volte su Film TV), i quali hanno avuto la bella idea - come già avvenuto per l'analogo A Night of Horror: Nightmare Radio (2020) - di realizzare per l'occasione un lungo segmento, girato da Ariel Luque, che oltre a dare titolo al lungometraggio ha anche la funzione di contenitore. Le cinque storie infatti sono stampate sottoforma di racconti tra le pagine del "Red Book" e presentano vaghi riferimenti ai tre partecipanti al "gioco", che a un certo punto si trovano costretti a leggerle per poterlo interrompere. Nel complesso, per chi apprezza gli horror antologici, è un buon prodotto essendo in genere molto ben recitato e diretto. Anche le storie presentate offrono discrete, e a suo modo originali, trovate visive. Distribuito direttamente in streaming negli USA, The Red Book Ritual non ha trovato buona accoglienza, nonostante invece le valutazioni dei singoli segmenti, sull'imdb, siano anche ben oltre la media del 7 su 10. Secondo noi l'idea è da apprezzare e sostenere, in quanto permette di visionare cortometraggi altrimenti destinati all'oblìo dopo qualche fugace passaggio nei festival del settore. In genere, proprio nella realizzazione dei "corti", gli autori hanno modo di dimostrare le loro capacità, trovandosi ad operare con budget che, pur se limitati, appaiono essere più idonei alla breve durata delle riprese.
The Red Book Ritual: Oh Jeong-Se in un chiaro omaggio all'Arancia meccanica (1971) di Kubrick e, di conseguenza, ad Opera (1987) di Dario Argento
Curiosità
Una delle tante locandine del film (inserita ad inizio della recensione) si rifà chiaramente al film di Brannon Braga, ispirato da alcuni racconti di Clive Barker: Books of Blood (2020).
The Red Book Ritual: una delle tante locandine alternative del film
"Qualunque rito si compia nel sacrificio, qualunque rito sacrificale esista, esso è compiuto dalla sola Parola, come rappresentazione vocale, su fuochi composti di Parola, costituiti da Parola..."
(Satapatha Brahmana)
F.P. 28/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 83'44") / Date del rilascio: USA, 13/09/2022; Russia, 08/12/2022
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