Regia di Neil LaBute vedi scheda film
Quasi 90 minuti di dialoghi ininterrotti e ripetitivi, al servizio della solita storia (i nomi di Mina e Lucy indicano il soggetto), che in questo caso potrebbe benissimo essere stata scritta su un post-it. Un'altra scellerata produzione destinata allo streaming che ci ricorda come, ormai, il vero cinema sia soltanto un ricordo lontano...
Hap (Justin Long) e Mina (Kate Bosworth) si incontrano in un bar. Dopo aver fatto conoscenza, in tarda serata Hap si rende disponibile per accompagnare Mina a casa. Mina lo invita a entrare. Quella che sembra una piacevole avventura, per Hap inizia a prendere una piega sempre più sinistra: la casa di Mina - una delle tante che la ragazza afferma di possedere - ha la sembianza di un castello; nonostante l'insistenza della ragazza sul fatto di essere sola, strani rumori e movimenti suggeriscono invece che qualcun altro sia presente nell'edificio. L'improvvisa e inattesa apparizione di Lucy (Gia Crovatin), sorella di Mina, sembra essere il motivo dei rumori, ma durante la notte fenomeni sempre più strani continuano ad accadere, sino all'arrivo di una terza sorella, di nome Nora (Lucy Walters).
House of Darkness: Kate Bosworth e Justin Long
Un'idea interessante, sulla carta, si traduce nella mani di Neil LaBute (regista con in curriculum anche il discusso Il prescelto, interpretato da Nicolas Cage) in uno dei più inutili lungometraggi degli ultimi tempi, adattato senza convinzione al tema, ormai obbligato, del "femminismo" di maniera. Quasi novanta minuti di dialoghi sconclusionati, che dovrebbero traghettare il film nella commedia: durante tutto questo tempo, non accade assolutamente nulla. La telecamera riprende per oltre metà film i due protagonisti da punti macchina fissi. Nessuna acrobazia tecnica contribuisce a rendere cinematografico House of Darkness, peraltro reso lentissimo da una quasi assente colonna sonora e da un montaggio lineare e televisivo. Dal secondo tempo in poi subentra un'altra attrice nel ruolo di Lucy, la sorella di Mina. A questo punto il protagonista avrebbe dovuto porsi qualche domanda e abbandonare il "castello", dato che anche il più sprovveduto essere umano ha certamente sentito parlare, almeno una volta nella vita, di un certo conte Dracula. Kate Bosworth e Justin Long, insieme anche sul set di Barbarian (Zach Cregger, 2022), meritano un plauso per le loro convinte ed eccezionali interpretazioni, ma è tutto il resto che non funziona del film. Tanto che dal minuto 15, saltando con il fast-forward anche ai soli 3 minuti (splatter) finali, non si perde la continuità del racconto. Se si esclude la suggestiva location (quasi tutta in interni), si direbbe che il valore di produzione del film sia stato limitato al cachet degli attori e del cast tecnico. Non c'è dubbio che a qualcuno piacerà anche un prodotto così scialbo, dato che ormai le distribuzioni destinate allo streaming hanno contribuito in maniera notevolmente sensibile ad abbassare il livello di aspettativa del fruitore di questa o quella piattaforma online, assuefatto al bassissimo tono qualitativo dei lungometraggi di oggi, soprattutto di quelli etichettati, senza alcuna congruenza, come di genere horror.
House of Darkness: Kate Bosworth e Justin Long
Quando la commedia è ridotta ai minimi termini
Le battute che dovrebbero far ridere si limitano a semplici non-sense verbali. Ad esempio, la decima volta che Mina domanda a Hap se è sposato, ottiene per risposta: "Non sono, momentaneamente, sposato. Voglio dire... sono legalmente divorziato."
House of Darkness: Kate Bosworth
"Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. Andate tranquillo, e date a questo luogo qualcosa della felicità che recate con voi!"
(Il conte Dracula, nel romanzo di Bram Stoker)
Trailer
F.P. 29/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 88'27") / Data del rilascio in USA e Canada: 13/09/2022
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