Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Durante un'aspra bufera di neve trovano rifugio in una locanda alcuni personaggi. Tra essi, Grigori Likhariov con sua figlia, la piccola Sasha, e la signorina Ilovaiskaia, che prende a cuore la storia dell'uomo e della bambina.
Gli esordi dietro la macchina da presa per il giovanissimo Gianni Amelio, classe 1945, sono stati tutti nel segno della televisione; all'inizio degli anni Settanta il Nostro diresse per il piccolo schermo una serie di opere di discreta fattura e soprattutto di notevoli contenuti (La fine del gioco, La città del sole), per approdare nel 1979 alla regia di questo In cammino, lavoro tratto dall'omonima novella di Anton Cechov. Nota anche con il titolo di In viaggio, è la storia di un uomo in fuga dal suo passato insieme alla piccola figlia, che incontra per caso una ragazza in una locanda in cui i tre si riparano da una forte bufera di neve; l'incontro è l'occasione per confessare ciò che lo tormenta, in attesa dell'indomani e di aprire un nuovo capitolo della sua vita. Una vicenda di forti sentimenti e pochissima azione, di dialoghi più che di ritmo, per la quale servivano attori di impostazione teatrale e debitamente navigati; funziona a sufficienza perciò il cast composto, nel suo nucleo centrale, da Lou Castel, Maddalena Crippa, Graziano Giusti e Piero Vida. Un'ora esatta di durata, come da standard Rai dell'epoca. 6/10.
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