Regia di Tim Burton vedi scheda film
Lanciato nello spazio, Leo Davidson (Wahlberg) riesce a fare un atterraggio di fortuna su un pianeta dove, però, viene immediatamente imprigionato da alcune scimmie che dominano gli umani con malvagità. Più evoluto dei suoi simili, Leo, grazie anche all'aiuto di una scimmia dal cuore tenero (Bonham Carter), organizza una rivolta che lo mette in condizioni di ripartire con un'altra navicella spaziale, non prima però di essersi reso conto che il pianeta dove è precipitato è proprio il pianeta Terra, colonizzato da quelle stesse scimmie che, in un'evoluzione millenaria, discendono dagli esemplari che viaggiavano con lui nella navicella spaziale.
Rispetto al capolavoro degli anni '60, tratto da un soggetto di Mark Rosenthal (sceneggiato con William Broyles jr. e Lawrence Konner), Tim Burton accentua l'aspetto scenografico e aggiunge l'elemento-cardine della diffrazione spazio-temporale. Il risultato è gustoso, il plot narrativo avvincente, i trucchi delle scimmie impeccabili. Ma sono lo scarsissimo carisma del protagonista e il fievole messaggio ambientalista e umanitario a rappresentare il tallone d'Achille del film.
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