Regia di Tom McLoughlin vedi scheda film
Tom McLoughlin è un valido regista di thriller. Se il genere si colora di psicologia, di interdetto, represso e non detto, la gestione della scena non basta e si sente la necessità di una sceneggiatura ben congegnata con un ventaglio di personaggi convenzionali, ma con ruoli funzionali alla storia. Il problema maggiore di “The Unsaid” è il copione. Uno psicologo (Garcia) è annichilito dal suicidio del figlio affidato alle cure di un collega. La famiglia, dopo la morte del ragazzo, non esiste più. La moglie vive in un’altra casa e l’altra figlia si allontana dal padre, ma frequenta i suoi pazienti. Una ex allieva del colpevolizzato protagonista, diventata terapista, chiede aiuto per risolvere il caso di un altro adolescente dal passato tragico. La categoria socialmente inutile dei medici dell’anima non smentisce i maliziosi pregiudizi hollywoodiani. Uno molesta un paziente e si uccide, uno si fa manipolare come uno sprovveduto, uno parla a sproposito.
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