Regia di Tom McLoughlin vedi scheda film
Il filone psicanalisti e lettini nel cinema USA letteralmente spopola.Da noi un po'meno anche perchè il lettino dello psicanalista qui non fa status symbol come magari succede dall'altra parte dell'oceano.Qui non sei nessuno se non hai un mutuo,negli States non sei nessuno se non hai una terapia psicanalitica in atto.E quasi tutti questi nipotini di Freud cresciuti a pane e complessi di colpa sono sempre terribilmente poco perspicaci.E'quello che succede al protagonista di questo film che ha nel passato terribile un figlio suicida,una famiglia letteralmente implosa a causa di questo e un rifiuto di esercitare ulteriormente la professione.Temporaneo perchè dopo 3 anni col viso incorniciato di una barba francescana lo troviamo a un convegno e subito dopo lo troviamo che si prende cura di un paziente problematico diciottenne già in cura da una sua ex-allieva.Un complesso di Edipo all'incontrario.Che lui non riesce a cogliere, lui non si accorge che il ragazzo di cui sopra(anche lui con un scheletro nell'armadio mica da ridere) in realtà è devastato dal suo trauma infantile.E la destruente portata di questo trauma che si porta dietro verrà fuori nel finale.In realtà è sempre la solita solfa,i due protagonisti sembrano gemelli che si guardano allo specchio visto che i loro traumi pregressi sono uguali specularmente.L'interesse è moderato,la noia affiora a tratti,il finale non sorprende perchè quello che lo psicanalista impiega circa 90 minuti a capire,lo spettatore lo capisce dopo 10.The Unsaid è un film totalmente incentrato sul senso del rimorso sempre incombente nella vita,un tema trattato e meglio in decine di altri film.E comunque io non capisco questa passione tutta americana per il lettino dello psicanalista.Anzi capisco solo quella di Woody Allen.....
regia inutilmente ricca di effetti
troppo bravo per un film come questo
insomma
incolore
apporto trascurabile
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