Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Il buio e, molto spesso, la penombra, dominano quasi tutte le scene di questo suggestivo film.
Il bene e il male vengono rappresentati proprio come alla base di tutto: il buio e la luce.
Il buio che inghiotte tutto, che nasconde la verità, che crea i sospetti e la luce che, invece, fa scoprire la realtà in tutti i modi anche quando è troppo dolorosa da far riemergere.
Fine della seconda guerra mondiale, in una grande casa vivono una madre e i suoi due figli, prima da soli, poi, accuditi da una domestica, una ragazza muta e un giardiniere. Proprio questi tre "intrusi" riusciranno, in un vortice di eventi, a mettere "in luce" molti lati tenuti "oscuri" fino a prima del loro arrivo perchè non sempre, la realtà, è quella che vediamo.
Bravissima Nicole Kidman nel rendere angosciante la situazione in cui si sviluppa la trama; non da meno sono i due piccoli protagonisti che si alternano in un susseguirsi di ottime scene in cui dominano, a volte, anche sulla Kidman in una già citata ottima forma.
Bellissimo il finale, servito lentamente, ma non troppo, da fartelo desiderare.
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