Di fronte al delitto di due colleghi il commissario Murri vuole vederci chiaro, perché la situazione scotta. Decide di condurre un'indagine parallela a quella ufficiale e si convince che dietro al duplice omicidio ci sia una trama nera che porta alla strategia della tensione. L'organizzazione fascista, a sua insaputa, coinvolge anche personaggi insospettabili.
Note
Solitamente definiti reazionari i polizieschi italiani hanno in qualche caso una veste progressista. Ma i contenuti contano poco se la storia procede a fatica. Comunque notevole il cast, che comprende l'allora giovane Janet Agren.
Ricorda forse Milano trema, la Polizia vuole giustizia (1973)? Sceneggiatura plagiata in pieno, con lievi varianti dovute ad un cast piuttosto deboluccio: Salerno appare troppo poco.
Distruggere con furore cieco la violenza fascista, un bagno di sangue per cessare ogni bagno di sangue: ecco un ottimo riassunto - paradossale quanto si vuole, ma tremendamente veritiero - della morale non solo di tanti poliziotteschi (categoria in cui questo lavoro si inserisce di slancio), ma proprio di una larga fetta della società italiana di quei tremendi anni detti efficacemente 'di… leggi tutto
Lo avevo visto una decina di anni fa e non mi era piaciuto,ma dopo averlo rivisto lo rivaluto almeno in parte. Si tratta di un pSoliziottesco a metà strada fra gli stereotipi del genere e una certa impronta progressista: se da un lato infatti emerge la consueta figura del giustiziere solitario (peraltro meno rabbioso del solito), dall’altro il film sembra indicare nel rafforzamento dei corpi… leggi tutto
In definitiva si tratta del solito "Poliziottesco" anni '70 con poco di diverso rispetto a vari predecessori,con un Cast d'Attori con qualche volto piu' noto ma con una Storia che (forse ...) incomincia a farsi piu' cruenta verso gli ultimi 20' anche perche' nei precedenti minuti nulla accade di cosi' importante e quindi si svilisce il tutto senza tanto vigore Filmico.voto.1
Distruggere con furore cieco la violenza fascista, un bagno di sangue per cessare ogni bagno di sangue: ecco un ottimo riassunto - paradossale quanto si vuole, ma tremendamente veritiero - della morale non solo di tanti poliziotteschi (categoria in cui questo lavoro si inserisce di slancio), ma proprio di una larga fetta della società italiana di quei tremendi anni detti efficacemente 'di…
Sarebbe anche un poliziottesco niente male, se non fosse per il dominio assoluto, davvero eccessivo, dei soliti marchi di bevande: Fernet Branca, J&B, Punt e Mes, acqua Pejo. Il povero Mimmo Poli, nella parte di un ristoratore, è addirittura costretto a recitare la seguente battuta: "le porto un Fernet Branca, proprio come piace a lei: forte e vellutato". Per non parlare di una scena…
Lo avevo visto una decina di anni fa e non mi era piaciuto,ma dopo averlo rivisto lo rivaluto almeno in parte. Si tratta di un pSoliziottesco a metà strada fra gli stereotipi del genere e una certa impronta progressista: se da un lato infatti emerge la consueta figura del giustiziere solitario (peraltro meno rabbioso del solito), dall’altro il film sembra indicare nel rafforzamento dei corpi…
ve bene, va bene... rozzi, scompaginati, narrati a blocchi, tutti uguali... però rimane la certezza di saper raccontare con il genere e l'amara invidia di quando i film, comunque, si facevano. Fa impressione vedere Mason in questo film. Mediocre ma qualche idea c'è. Magari ci fossero oggi...
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Commenti (3) vedi tutti
Ricorda forse Milano trema, la Polizia vuole giustizia (1973)? Sceneggiatura plagiata in pieno, con lievi varianti dovute ad un cast piuttosto deboluccio: Salerno appare troppo poco.
commento di undyingPellicola assai incolore !
leggi la recensione completa di chribio1Poliziottesco di terza scelta. Mira in alto, ma spara in basso. Scritto male, recitato peggio, non ha ritmo.
commento di movieman