Regia di Walter Lang vedi scheda film
Un film di altri tempi, ma non per questo poco godibile. Penso che in pochi altri film il concetto di famiglia (quella con la F maiuscola) sia espresso in maniera così ampia e profusa. Quella dei Gilbreth è in effetti una famiglia fuori dal comune, composta dai due genitori e da ben 12 figli! La narrazione consiste nel mettere in scena i momenti clou vissuti da questa famiglia (peraltro realmente esistita) e, soprattutto, la grande disciplina e la grande coordinazione che il paterfamilias Frank imponeva in tutto ciò che si faceva. Ne nasce una pellicola deliziosa, che mette anche in luce l'enorme differenza che corre tra l'epoca in cui il film è ambientato e la nostra epoca contemporanea. Davvero molto carino...
Non è una trama troppo complessa; anzi, è ridotta al minimo indispensabile. Ma è costruita nel modo più ideale possibile per poter godere appieno di un film del genere. Bella storia...
Musiche palesemente troppo obsolete per essere apprezzate. Fanno da contorno al film, ma non sono particolarmente apprezzabili...
Non cambierei proprio niente: penso che sia un buon film, e i film buoni non si cambiano...
Mi sto ancora chiedendo perchè venga chiesta un'opinione su di lei, che compare poco e non è nemmeno un granchè, e non sulla bellissima Barbara Bates, che interpreta la deliziosa Ernestine Gilbreth...
Interpreta Ann, la più grande dei figli dei Gilbreth. Sembra abbastanza capace, anche se talvolta un po' rigidina. Ad ogni modo recita in modo pulito e lineare, senza cedimenti. Ed è anche piuttosto carina. Nonostante all'epoca del film fosse giovane, è deceduta circa quattro anni fa (nel 2003)...
E' stata una grandissima attrice, che è stata capace di costruire una carriera impressionante, praticamente infinita: il suo lavoro è proseguito incessantemente dagli anni '20 agli anni '80!!! Veniva addirittura chiamata "La regina di Hollywood", o anche "La regina dei Film". Penso insomma che bastino queste poche informazioni per descriverla... Nel ruolo della signora Gilbreth è stata a dir poco perfetta...
Straordinario! Un attore ed un uomo di altri tempi... Distinto ed anche un po' austero nell'aspetto, ma quasi giovane e vivace nei pensieri e nel modo di ragionare. Maniaco della perfezione, Frank Gilbreth cercava sempre di ottimizzare al massimo i tempi di qualsiasi attività si possa svolgere (dal fare il bagno all’eseguire un'operazione chirurgica). Indimenticabile le scene delle riunioni di famiglia, in cui assume le vesti del presidente della corte ed inscena un vero e proprio processo con moglie e figli, anche per la discussione di cose normalissime – come l'acquisto di un cane o di un paio di pattini a rotelle. Davvero mirabile! Mi rincresce però che sia morto così tanto tempo fa, da essere praticamente sconosciuto ai più: è infatti deceduto nel 1966... Ad ogni modo è indimenticabile!
Fa un certo effetto parlare di un film come questo: praticamente quasi tutti gli interpreti sono ormai deceduti da tempo. Anche Walter Lang non fa eccezione, essendo scomparso nel lontanissimo 1972. Ad ogni modo, sembra cosa abbastanza evidente il fatto che fosse un discreto regista, che peraltro ha lavorato a numerose produzioni tra gli anni '20 e gli anni '60. Per quanto tecnicamente fosse possibile negli anni '50, il mestiere c'è: le ambientazioni e le scenografie sono tutto sommato buone, la sceneggiatura non ha troppo da invidiare a quelle delle odierne commedie, gli interpreti sono tutti scelti con cura ed anche la tematica dei contrasti tra vecchie e nuove generazioni è ben espressa. In definitiva, direi che non ci si può troppo lamentare...
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