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Adagio

Regia di Stefano Sollima vedi scheda film

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Mulligan71

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La recensione su Adagio

di Mulligan71
7 stelle

Stefano Sollima è l'unico, in Italia, a fare ottimi film di genere, "noir" o gangster movies che dir si voglia. Non è un caso che sia riuscito a fare pure buoni film internazionali. E' un regista che sa quello che deve fare e che sa come farlo, utilizzando bene tutto il materiale di cui dispone. Un Caligari degli anni zero, molto meno tormentato del regista di Arona. Con "Adagio" torna a fare film in Italia, prende una Roma in fiamme (letteralmente) e costruisce una storia che sa quasi di spin-off di "Suburra" ma soprattutto utilizza tre dei nostri migliori attori: Valerio Mastandrea, Toni Servillo e Pierfrancesco Favino. Un po' come quando gli "amerigani" utilizzano contemporaneamente nei loro polizieschi, Al Pacino e De Niro. L'humus in cui ambienta una storia che non fa del ritmo la sua forza, è la solita Roma di periferia, (che ha un po' stancato), dove un ragazzino coatto si mette nei guai con dei carabinieri corrotti. Da qui il coinvolgimento dei padri, vecchi malviventi della Roma che fu, interpretati, appunto, dagli attori di cui sopra. Un film di minime cose, dove il calore dell'incendio e dell'estate, arroventa anime e corpi: il lavoro cresce lentamente, forse troppo, ma con lo stile di Sollima, sempre piuttosto duro e affilato. Le nostre star sono rese quasi irriconoscibili, specialmente Favino, e sono bravissime a immedesimarsi in ruoli non del tutto loro. Peccato per il romanesco, a volte incomprensibile, ma questo è il solito prezzo che si paga per produzioni di questo tipo. Un Cinema vecchio, se vogliamo, ma che non perde la sua modernità, grazie alla bravura di Sollima. Si rischia sempre il ridicolo, ma non qui, nonostante la storia non sia irresistibile. Cinema assolutamente di genere: o piace o non piace, non ci sono vie di mezzo. A me è piaciuto. 

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