Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
Sollima è un regista che sa bene illustrare le dinamiche criminali ( Soldado , Suburra) e rende al meglio le atmosfere opprimenti e angoscianti della società odierna e sopratutto della capitale.
Qui seguiamo un ragazzetto Manuel appena infiltrato in una festa di ricchi, che deve registrare e fotografare un pezzo grosso , che si traveste e usa cocaina.
Lo fa per conto di alcuni poliziotti corrotti. Ma qualcosa va storto e il ragazzo scappa senza portare a termine il lavoretto.
Si rivolge prima a Paulniuman un reietto
( V. Mastrandrea) amico del padre , ma con scarsa fortuna. L' uomo viene ucciso.
Disperato allora va a fare visita a un altro delinquente Cammello ( Favino, il solito gigantesco Favino) ormai malato e alla deriva, che però lo soccorre e lo nasconde sulla sua terrazza.
Nel frattempo il padre del ragazzino
( Servillo ) viene perseguitato dai poliziotti disonesti, che pensano sappia dove si possa nascondere Manuel.
Tra inseguimenti, imprevisti e pericoli scampati il ragazzo deve sfuggire sia alla polizia che ai criminali sullo sfondo di una Roma che brucia. L' incendio si propagò davvero in un deposito di carrozzeria lungo la via Togliatti nell estate 2022.
Un film amaro, cupo , triste che parla di padri che falliscono nel loro compito e che ancora pagano per i loro errori e di figli spaesati e perduti.
Sulla linea di Carlitos way. Imperdibile.
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