Regia di Fatih Akin vedi scheda film
Nato in condizioni impossibili da una coraggiosissima madre curda, figlio di un celebre direttore d'orchestra costretto a imbracciare il mitra per la lotta armata, Giwar Hajabi (Sakraya) - noto come Xatar - passa l'infanzia tra prigione ed esilio. Stabilitosi in Germania, dove frequenta il conservatorio per diventare un rapper, ben presto si invischia con la malavita locale, toccando l'apice della sua carriera criminale con la rapina a un furgone che trasporta oro. Altro carcere, altre privazioni prima di diventare una star del rap.
Che Fatih Akin, il regista di origini curde del film, sappia raccontare è fuori di ogni dubbio: basta andarsi a vedere opere come La sposa turca, Ai confini del paradiso, Soul Kitchen o Oltre la notte. Ogni tanto, come in questo caso, si lascia prendere la mano dal virtuosismo e dal sensazionalismo. Va a finire che Rheingold ha qualcosa di ipertrofico e si muove sbilenco tra melodramma e gangster movie, nonostante un cast in stato di grazia, le eccellenti ricostruzioni d'epoca e una trama che tiene col fiato sospeso per due ore e venti.
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