Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
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Finalmente, dopo gli ultimi detestabili film, Shyamalan torna al metafisico-millenaristico, ed al dilemma della scelta. Ma si può ampiamente riflettere anche sul triangolo logico verità/dimostrabilità/credibilità. Niente horror, ma una buona tensione ed un finale non deludente. Voto 7.
commento di ezzo24Una storia davvero strana. Troppo strana per essere almeno credibile all'1%. Il film si segue con interesse, ma la trama e' al limite del paranormale. Questo non e' un horror, e' un thriller con scene di uccisioni peraltro nemmeno visibili. voto 5
leggi la recensione completa di filmistaUn film abbastanza semplice, una casa, una famiglia e i rapinatori. Convince poco il quale lo rende a tratti noioso, senza identità. non è un giallo né un thriller né un horror! voto 5
commento di nicelady55Shyamalan ha la capacità di non riuscire quasi mai a convincermi pienamente e, allo stesso tempo, di non riuscire quasi mai a farmi schifo, per un motivo o per un altro. 3.5*
commento di Karl78Non c è il McGuffy
leggi la recensione completa di ilpadredituttiHorror certamente, ma forse anche thriller, e ovviamente una spruzzata di SF.
leggi la recensione completa di tobanisSceneggiatura facile per corto horror da rassegna per ragazzi. Livello "ai confini della realtà" di 60 anni fa ma con meno stile e con dialoghi veramente economici. Voto 4.
commento di ivanobluChe la sceneggiatura non sia opera dell'acclamato regista abituato a stupirci con colpi di scena si percepisce, tuttavia l'approccio mistico-filosofico e la metafora orrorifica per parlare di fobie, fisime e diseguaglianze si rivela efficace, pur peccando di eccessiva verbosità e di un ritmo spesso mortifero. Enigmatico.
commento di Fanny SallyUn Dio del tutto infantile che da scienziato/ricercatore/entomologo in erba invecchiando male si trasforma in torturatore/seviziatore di bestioline, ovvero: i Quattro Appiedati dell'Apocalisse (ambasciatori che portano pene, piaghe, flagelli e calamità).
leggi la recensione completa di mckPer i suoi pregi e pur nei suoi limiti, un interessante, suggestivo film di Shyamalan tratto dal libro di Tremblay, “La casa alla fine del mondo”, che si e ci interroga su temi come la famiglia, l’Apocalisse, gli orrori e la speranza, ma soprattutto l’importanza delle scelte personali in situazioni estreme, in bilico tra dubbio, razionalità e Fede.
commento di Antonio_MontefalconeEnorme delusione rispetto al blasonato nome del regista, Night Shyamalan. Botte da orbi alla Bud Spencer e Terence Hill per appioppare allo spettatore un finale moralista. Un film inconcludente ed offensivo. Voto: 3
commento di GARIBALDI1975L'aspetto più inquietante del film è la sua esistenza. Come pure quella dei fanatici, pure su questo sito, che saranno i classici covidioti ambientalidioti capaci di farsi fomentare da tiggì, politici marionette, cinematografari controllati, etc. Che dire? Ormai il paradosso è stato elevato a regola, e i pazzi vengono osannati dal popolo intimidito
leggi la recensione completa di Souther78Lucidamente idiota come al solito. Resta la sprecata maestria registica del Mister, nient'altro.
commento di leporelloCapolavoro? Macché. Un buon film ma niente di trascendentale.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir"Bussano alla porta" mette insieme il legame filologico con le pestilenze bibliche e l'attitudine tutta occidentale a voler essere l'unico depositario della salvezza del mondo. Shyamalan ne ricava così un film che, come suo solito, nel mentre riflette su questioni serie sullo stato delle cose, ci porta dentro la pura evasione cinematografica.
commento di Peppe ComuneShyamalan prosegue con "Knock at the Cabin" con un cinema totalmente incentrato, nel corso della sua carriera, nello scrivere soggetti o ispirarsi a testi che in qualche modo sollevano questioni spesso inerenti la vita, la morte, ed il soprannaturale.
leggi la recensione completa di Barone CefaluDov'è che inizia la fede e finisce la ragione o viceversa?
leggi la recensione completa di imperiormax89Si ritorna al classico stile del regista indiano, atmosfere da "e venne il giorno" interessante ma non molto entusismante
leggi la recensione completa di giulmarFocalizzato sull'ascolto delle intelligenze collettive, che pare ormai essere l'ultima spiaggia affinché l'umanità, si salvi, il film catastrofista non è più tanto lontano dalla vera verità che affligge il pianeta
commento di gaiartSulla scia di Old, e sempre all'insegna di una fede profondamente umanista, Shyamalan architetta un altro asfissiante thriller dai risvolti sovrannaturali, dove l'idillio del nucleo famigliare rischia di spezzarsi quando entrano in gioco contingenze superiori all'umano, che portano a scelte ardue e determinanti per il destino di una collettività.
commento di rickdeckard