Regia di Adriano Bolzoni vedi scheda film
Dopo la seconda guerra mondiale, l'isola di Cipro rivendica un'indipendenza che non piace agli inglesi, le cui truppe vengono inviate sul posto. Per di più il controllo locale è affidato alla polizia turca. Gruppi di partigiani ciprioti perciò si attivano per difendere la loro terra.
Adriano Bolzoni è stato indubbiamente più noto come sceneggiatore che come regista, ma in un paio di occasioni si è messo dietro la macchina da presa per girare documentari e altrettante volte per film a soggetto; Appuntamento col disonore è l'ultimo di questo poker di titoli realizzato nella seconda metà degli anni Sessanta. Un film di guerra dalla morale pacifista, inneggiante fin dalla didascalia iniziale alla libertà dei popoli; nulla di nuovo o di eccezionale, ma in fin dei conti un prodottino dalla confezione onesta, storicamente accurato (i fatti narrati si svolgono una quindicina di anni prima dell'uscita della pellicola in sala) e con qualche elemento di spicco all'interno del cast artistico. Fra gli attori si possono infatti annoverare Klaus Kinski, Margaret Lee, George Sanders, Adolfo Celi, Michael Craig, Giuseppe Addobbati, Eva Renzi, Giacomo Rossi Stuart, Luciano Pigozzi, Alessandro Momo (quattordicenne, in una delle sue primissime parti) ed Ennio Balbo. Coproduzione italo-tedesco-jugoslava, il film vede una triplice firma sul copione, a rappresentanza di ciascuna bandiera: Guenther Heller, Borislav Mihajlovic-Mihiz e lo stesso regista; il ritmo spesso vacillante è la pecca principale di un'opera altrimenti accettabile; dopo Appuntamento col disonore, nel cinema Bolzoni tornerà a occuparsi solamente di scrittura. 3,5/10.
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