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Il gioko

Regia di Lamberto Bava vedi scheda film

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La recensione su Il gioko

di undying
6 stelle

Terzo episodio dello sfortunato ciclo televisivo "Alta tensione", quattro film diretti da Lamberto Bava l'anno seguente (1988) la serie "Brivido giallo". Rimasto inedito per oltre dieci anni, Il gioko è stato trasmesso, per la prima volta, nel giugno del 1999 su Italia 1. Più drammatico che horror, con un buon cast e una bella colonna sonora.

 

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Pisa. Diana Berti (Alessandra Acciai) subentra come insegnante di italiano in una scuola media, sostituendo la precedente docente, morta a seguito della caduta da una finestra dai piani superiori dell'istituto. Con un passato traumatico alle spalle, essendo stata vittima di aggressione sessuale in giovane età, Diana resta turbata dal comportamento stravagante degli studenti, iniziando a sospettare che possano essere responsabili della momentanea scomparsa dell'alunna Roberta Sassi. Impressionata da uno strano tema dell'allieva, rinvenuto nell'archivio scolastico, e anche da reperti medici risalenti al secolo scorso (frutto degli studi del criminologo Giacomo Stuzzi, ancora conservati nei sotterranei della scuola), Diana inizia a indagare, scontrandosi con una severa preside (Daria Nicolodi) e confidandosi con il commissario Anselmi.

 

"Niente è più affascinante, per me, del problema della realtà. Qual è la vera realtà? Quella che immaginiamo, quella che ricreiamo in noi stessi, quella che inventano i grandi o quella che ci inventiamo noi? La realtà è solo... un gioco. Che segna il passaggio nel mondo degli adulti. Desidero tanto diventare grande, ma ne ho paura... da morire.

(Dal tema dell'allieva Roberta Sassi)

 

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Il gioko: Alessandra Acciai. Sullo sfondo, la Torre di Pisa 

 

Travagliato lavoro di Lamberto Bava, anche produttore associato a Reteitalia per la realizzazione del ciclo televisivo "Alta tensione", pensato come ideale seguito di "Brivido giallo". Da un soggetto di Roberto Gandus, anche sceneggiatore assieme a Dardano Sacchetti e Giorgio Stegani, Bava realizza (girando in suggestive location a Pisa e dintorni) un film del tutto privo di scene violente, riuscendo a creare un clima angosciante grazie alla notevole interpretazione della brava Alessandra Acciai (attrice in seguito presente pure nel quasi omonimo film drammatico del 1999: Il gioco di Claudia Florio).

 

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Il gioko: Alessandra Acciai 

 

Ottima la colonna sonora di Simon Boswell, compositore musicale all'opera per svariati horror televisivi. Bava abbandona le tematiche puramente fantasy, tipiche della serie precedente, per trattare una dimensione più pragmatica ma non meno spaventosa. Quella dimensione imperscrutabile dove l'innocenza dell'infanzia talvolta è solo apparente, frutto cioè di quel fragile involucro che è il corpo adolescenziale. I pensieri, le emozioni, i giochi che invece vengono sviluppati in questa classe di teppisti alle prime armi, sono carichi di malizia, odio e cattiveria pura, non ancora filtrata dalla conoscenza di regole e norme sociali. Un film televisivo poco adatto al medium, penalizzato da una distribuzione pessima, come accaduto per gli altri tre film del ciclo "Alta tensione" e per l'analogo "Case maledette" [1].

 

[1] La serie televisiva "Case maledette" ha subíto la stessa sorte di "Alta tensione". Si tratta di altri quattro film horror realizzati da Lucio Fulci e Umberto Lenzi sul finire degli anni Ottanta, distribuiti per la prima volta in home video nel 1999 dalla "Shendene & Moizzi", grazie all'interessamento di Nocturno cinema. Titoli: La dolce casa degli orrori e La casa nel tempo (di Lucio Fulci); La casa delle anime erranti e La casa del sortilegio (di Umberto Lenzi).

 

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Il gioko: Daria Nicolodi. In basso a destra: la scritta "Prima TV", andata in onda a notte fonda su Italia 1, il 13/06/1999

 

Il corto circuito della serie televisiva "Alta tensione"

 

Realizzata dalle stesse maestranze tecniche del ciclo Brivido giallo, la successiva serie di film destinati ad essere trasmessi su Mediaset viene completata sul finire del 1988. In questa occasione il regista Lamberto Bava e lo sceneggiatore Dardano Sacchetti impongono un taglio più serio ai lungometraggi, abbandonando del tutto la commedia, quasi pervadente in "Brivido giallo", e tentando di raccontare storie dell'orrore più vicine alla realtà. Oltre a Il gioko, fanno parte del lotto: Testimone oculare, Il maestro del terrore e L'uomo che non voleva morire (quest'ultimo ispirato da un racconto omonimo contenuto ne "Il centodelitti" di Giorgio Scerbanenco). Il progetto rimane bloccato per oltre dieci anni, quando solo tre titoli vengono finalmente trasmessi a notte fonda (alle 3!) su Italia 1. Ad esempio, Il gioko (terzo episodio, in ordine cronologico) è stato rilasciato per la prima volta  il 13 giugno 1999. Ancora peggio andrà per L'uomo che non voleva morire, escluso dalla messa in onda sino al 2007, quando sul canale Fantasy viene finalmente riproposta l'intera serie. Nonostante questi quattro film siano molto curati, del tutto superiori allo standard di un prodotto destinato alla televisione e generalmente d'effetto, sono destinati a restare inediti anche in home video, con eccezione del solo Il maestro del terrore (dvd distribuito dalla Medusa, in versione noleggio).

 

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Il gioko: scena 

 

Citazione

 

Durante una lezione scolastica Diana propone di trattare Pasolini, invece del Manzoni. Replicano due studenti:

 

- "Pasolini? Ma non era un poco di buono? Mio padre dice che era un degenerato."

- "Mia madre ha comperato un libro, ma lo ha buttato via. Diceva che era pura pornografia..."

 

 

"Alta tensione" - La serie completa

 

1 - Il maestro del terrore 

2 - L'uomo che non voleva morire 

3 - Il gioko

- Testimone oculare 

 

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Il gioko: scena 

 

"Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:

1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera."
(Paulo Coelho)

 

Il gioko (Lamberto Bava, 1988) - Scena

 

F.P. 11/09/2021 - Versione visionata il lingua italiana (durata: 95'20")

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