Regia di Timo Vuorensola vedi scheda film
Jeepers Creepers: Reborn (2022): locandina
Una coppia di millennials di nome Chase e Laine si reca ad un festival del cinema horror conosciuto come Horror Hound, che si tiene ogni anno nella Louisiana rurale. Chase, che è un fanatico del paranormale e delle leggende metropolitane, appare particolarmente interessato alla leggenda metropolitana del inerente l'uomo nero locare, conosciuto nella fantasia degli abitanti e dei fans come il "Creeper".
La fosca leggenda che lo riguarda racconta storie di giovani brutalmente assassinati e parzialmente divorati da una creatura che ogni 23 anni, per 23 giorni, uccide e mangia centinaia di persone prima di scomparire.
Chase ha in mente il macabro programma di proporre il matrimonio a Laine durante il loro viaggio e, a sua insaputa, Laine crede di essere incinta.
Ma nel frattempo la creatura nera si risveglia e, alla guida del suo scassato camioncino grigio scuro, inizia a nutrirsi per aumentare la sua forza. Fino ad incrociare la nostra determinata coppia di fidanzati.
Dopo la prima, fortunata e piuttosto riuscita trilogia prodotta e diretta con originalità e stile da Victor Salva, il personaggio del babau nero scappa di mano al suo autore (coinvolto da tempo in spinose vicende processuali più o meno private) per una sorta di reboot che ambisce a ricreare una nuova trilogia.
Ma il Creepers, che appare sin troppo nel film per riuscire a mantenere l'efficacia della sua presenza terrorizzante e malata, perde la parte più insolita e peculiare delle proprie deviate caratteristiche.
Il mostro creato da Salva, si muoveva prima di tutto, e non meno di quest'ultimo, per placare la sua sete di sangue e la sua fame repressa per i noti 23 anni, ma era anche mosso da istinti sessuali incontenibili nei riguardi di giovani teenagers maschi.
Il secondo, originalissimo sequel di Salva, arrivava addirittura ad ambientare la vicenda tra le scarne pareti di un pullman su cui viaggiava una squadra di giovani rugbisti, in grado di eccitare il mostro sia nell'appetito fisico, che in quello sessuale. Senza dimenticare che nel primo, stupendo episodio, il "tenero" Justin Long veniva risparmiato dal mostro proprio grazie all'attrazione che il giovane involontariamente esercitata sul folle assassino.
Qui, in questo quarto nuovo episodio, tutta questa originale frenesia malata che muoveva il personaggio si perde inesorabilmente, ed è un gran peccato. Il film, diretto in modo solamente diligente da parte di Timo Vuotensuola, appare come un horror seriale scontato e per nulla in grado di rinverdire i fasti di un personaggio horror che avrebbe meritato ben altre attenzioni e trasposizioni.
Certo una cosa che funziona esiste, ed è l'inquietante incipit in cui notiamo la presenza azzeccata e pertinente di una attrice veterana dell'horror (Le colline hanno gli occhi di Wes Craven, L'Ululato di Joe Dante e Cujo di Lewis Teague) e del cinema fantastico (era la mamma della famiglia che accoglie ET), ovvero l'indimenticata Dee Wallace.
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