Regia di Paul Maxwell (Paolo Bianchini) vedi scheda film
La banda di Barnett sottrae un carico d'oro del valore di centomila dollari. Un pistolero si incarica di recuperare il bottino; sulla sua strada incontra i sicari di Barnett, ma anche l'eccentrico Loco, disposto ad aiutarlo.
Questo è l'ultimo degli spaghetti western girati da Paolo Bianchini, che con lo pseudonimo Paul Maxwell si dedicò al genere sul finire degli anni Sessanta e nei primi Settanta; in seguito il regista avrà una insospettabile (quantomeno dagli esordi) carriera alla Rai, dove dirigerà film tv buonisti per famiglie. La sceneggiatura di Renato Savino (anche produttore) è un blando rimescolare di carte dal mazzo degli stereotipi del genere: il buono, il matto e il cattivo sono i tre nodi focali della storia e non mancano sparatorie, frasi a effetto, agguati e naturalmente il duello finale. Pur essendo un lavoro abbastanza povero a livello di budget, Bianchini riesce a rendere accettabile la confezione e sufficientemente lineare la narrazione; fra gli interpreti si possono annoverare l'americano Wayde Preston (che in quel periodo visse una breve parentesi proprio nello spaghetti western), Rik Battaglia, Aldo Berti, Ralph Baldwin (alias Raffaele Baldassarre) e Agnes Spaak, sorella maggiore della più fortunata Catherine. Musiche di Carlo Savina, scene e costumi dell'accoppiata Demofilo Fidani / Mila Vitelli Valenza, marito e moglie nella vita e autori di una manciata di Z-movie, in quegli anni, da leccarsi i baffi per qualsiasi cultore del trash. Qui siamo però una spanna sopra - non tantissimo, ma una spanna sì. 3/10.
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