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Ehi amigo...sei morto!

Regia di Paul Maxwell (Paolo Bianchini) vedi scheda film

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La recensione su Ehi amigo...sei morto!

di giurista81
4 stelle

Western di serie C interessante per l'ispirata regia di Bianchini, il quale segue spesso passo a passo i suoi attori, con inquadrature strettissime fatte di mezzi busti e primi piani. Il regista gioca spesso anche con la messa a fuoco e, di tanto in tanto, piazza qualche zoom in e zoom out. Si riserva infine di regalare qualche campo lunghissimo nelle cavalcate all'esterno del paese.
Le cose interessanti, se così possiamo definirle, si fermano qui. La sceneggiatura è abbozzata, i personaggi poco o per nulla caratterizzati. Tutto verte sull'ennesimo furto di monete d'oro, con un pistolero che si mette all'inseguimento della banda e ne elimina tutti i componenti per vendicare un cittadino assassinato gratuitamente. Lo aiuterà nella missione l'immancabile ubriacone messicano che tutti considerano pazzo e nessuno aiuta (meno il protagonista, ovviamente), Quest'ultimo, alla fine, tenterà tuttavia di fare il colpo gobbo, ma il protagonista non si farà sorprendere e lo bloccherà aprendogli con un coltello la borsa dove ha nascosto tutte le monete.
Nessun passaggio nei dialoghi degno di nota, nessuna costruzione narrativa. Bianchini è interessato solo all'azione e dimostra un'ottima tecnica al servizio però del nulla.
Bella la lunga sequenza iniziale in cui i banditi costringono gli abitanti di un intero paese a entrare all'interno di un locale, in attesa dell'arrivo della diligenza da assaltare.
I personaggi, nei migliori dei casi, come abbiamo detto sono stereotipati. Tra questi infatti abbiamo il messicano trasandato che incoraggia sempre il protagonista (interpretato dal bravo Zuanelli, in versione direi gitana più che messicana, sempre in sella a un asino e con un cappello da jolly in testa da qui il soprannome di "El Loco") e un bandito stupratore interpretato da Aldo Berti che fa il verso a Klaus Kinski (gli somiglia anche fisicamente). Gli altri, protagonista compreso (il pessimo mono espressivo Preston), non hanno caratterizzazione alcuna.
SI segnala la presenza della sorella di Catherine Spaak, tale Agnes Spaak (cheè più bona della sorella), molestata sessualmente da Berti,  Purtroppo non le viene concesso molto spazio, ma in quel poco gioca assai bene con gli sguardi.
Ci sono anche i caratteristi Baldassarre e Rik Battaglia nel loro solito ruolo di bandito.
Colonna sonora da film di tensione di Savina, scenografie di Fidani ormai sul punto di passare alla regia. Mediocre, ma messo in scena con gusto. Voto: 5

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