Sofia, allieva di una scuola di recitazione, viene colpita dalla prolusione _L'invito alla menzogna_ che Mariangela Melato rivolge ai suoi discepoli. Secondo lei fare l'attore vuol dire mentire. Sofia, colpita da queste parole, decide di sperimentare nella vita il potere della menzogna. Ne ricaverà guai a non finire. Sconvolta Sofia si ritrova su un treno dove legge il titolo di un intervista a Stefania Sandrelli nella quale sostiene che di fronte alla macchina da presa è impossibile mentire. Sofia decide di dire sempre la verità, ma anche stavolta capisce che dire quello che si pensa non paga. Non resta che l'illusione, affidata ad Alida Valli e a un provino che l'aspirante attrice deve sostenere con un regista e che diventa un viaggio alla scoperta di sé stessa.
Note
Bertolucci danza come a un ballo delle debuttanti, volteggia, rovesciando i punti di vista quasi a volere accompagnare fuori dalla porta, con educazione, il vecchio "cinema pesante". Leggiadro e leggero filosofeggia sull'amore, scrive ti amo sullo schermo come avesse tra le mani la caméra stylo di Astruc e Cocteau. L'audiovisivo come la penna del poeta, come un verso di Giorgio Caproni, come una parola sentita dire in casa chissà quante volte da papà Attilio. Un film che spera e sperimenta: spera di nascere e sperimenta quanto sia impossibile dire la verità, recitare la menzogna, illudersi che non sia solo un gioco. Bertolucci confessa di non sapere (ancora) cosa sarà il cinema, ma dichiara di avere capito cosa non è più. Eroico.
'Se non dovessi tornare sappiate che io non sono mai partita. Il mio viaggiare è stato tutto un restare. Qui, dove non fui mai.' Giorgio Caproni Il cinema è menzogna, verità e illusione. Lo sa bene Giuseppe Bertolucci, tra i più sperimentali, geniali e controversi autori cinematografici nostrani. In 'L'amore, probabilmente', film stralunato, complicato, eppure semplicissimo, fa filosofia… leggi tutto
Sarò eternamente grato a Giuseppe Bertolucci per avere diretto il primo e genialoide film di Benigni, Berlinguer ti voglio bene. Però questo lavoro è francamente imbarazzante e risulta tutt'oggi quasi inguardabile, nonostante qualsiasi tentativo di rivalutazione critica (v. Gianni Canova, che ha inserito L'amore probabilmente tra i cento film più importanti del primo… leggi tutto
Sarò eternamente grato a Giuseppe Bertolucci per avere diretto il primo e genialoide film di Benigni, Berlinguer ti voglio bene. Però questo lavoro è francamente imbarazzante e risulta tutt'oggi quasi inguardabile, nonostante qualsiasi tentativo di rivalutazione critica (v. Gianni Canova, che ha inserito L'amore probabilmente tra i cento film più importanti del primo…
Menzogna? Verità? Illusione? Cosa è davvero la recitazione? Sofia, attrice in erba, tenta tutte le strade possibili pur di raggiungere il successo, scoprendo che nessuna è quella giusta.
Un film su verità e menzogna, su realtà e finzione, un po' documentario e un po' fiction, un po' recitato e un po' recitato nel recitato: non è Godard,…
'Se non dovessi tornare sappiate che io non sono mai partita. Il mio viaggiare è stato tutto un restare. Qui, dove non fui mai.' Giorgio Caproni Il cinema è menzogna, verità e illusione. Lo sa bene Giuseppe Bertolucci, tra i più sperimentali, geniali e controversi autori cinematografici nostrani. In 'L'amore, probabilmente', film stralunato, complicato, eppure semplicissimo, fa filosofia…
E’ con grande dispiacere che ho appreso la notizia della scomparsa di Giuseppe Bertolucci, regista di cinema e teatro, scrittore e documentarista, fratello di Bernardo e figlio del poeta Attilio. Tralasciamo…
Giuseppe Bertolucci si è sempre distinto con i suoi film, che hanno fatto sempre un percorso diverso da quello del fratello, la suo voglia di sperimentazione supera ogni ostacolo e si lascia andare, alle volte con alterne fortune, ma sempre su un piano interessante e personale, a tematiche e realizzazioni particolari e che vanno anche oltre il cinema di autore, su cui alle volte si…
Ho avuto la fortuna di vedere questo film oggi a lezione. Sebbene inizialmente "violenti" un pò lo spettatore con questo montaggio caratterizzato da un insistente jump-cut in puro stile nouvelle vague ancora più radicale e selvaggio del godardiano "À bout de souffle", presto ci si fa l'abitudine e si inizia a comprendere il meccanismo per il quale si…
Non l'ho capito mica, ma mi è piaciuto, cos'è il teatro, che è recitare.
Se prima non lo sapevo, ora continuo ad ignorarlo, per amare la recitazione forse però non è necessario capire, ma aprirsi e la sciare entrare quello che l'arte sa darti. E le emozioni, quelle contano.
Una Spettatrice
Con Bernardo sono fratelli.. ma quante diversità..di scelte, produttive.. che poi li fanno essere fratelli e si vede.. peccato che mi mancano diverse opere, il fatto è che nn è facile ritrovare i suoi film,…
Attrici in coppia! Donne che hanno interpretato amiche, amanti o rivali; splendide co-protagoniste di film che hanno comunque lasciato il segno! Sopratutto grazie alla loro bravura!
Un tributo al cinema, un tributo alla vita, un tributo all'amore. Seguendo queste tre tematiche Giuseppe Bertolucci firma il suo capolavoro. Un film che intende scavare nell'io più profondo per indagare sull'anima, sulla verità che diventa anche menzogna, per ritornare a quel punto di arrivo da dove in realtà non si era mai partiti. Rivolgendosi a tre attrici che hanno incarnato nella loro…
Da pochi giorni ho preso questa estrema decisione: mi sono abbonata a Stream e a Tele+! L'ho fatto per 2 motivi: vedere le partite della mia squadra (la Roma); vedere i films non tagliati e non intervallati da spot…
Menzogna, Verità, Illusione (come il titolo dei 'capitoli' del film stesso) sono le corde dello strumento che accompagna lo svolgersi del film di Giuseppe Bertolucci. Un viaggio in tre stazioni sull'arte del recitare e del vivere.
Un fine settimana in montagna, la fuga in treno, il provino in teatro: i tre volti di una donna alla ricerca di se stessa e del proprio futuro.
Primo film di…
I bravi attori? Sono dei poveri illusi, parola di Alida Valli, una delle tre muse prelevate dal proprio immaginario da Giuseppe Bertolucci per tentare di spiegarci e di spiegarsi cosa diavolo si sia insinuato nel già labile territorio che separa la verità dalla menzogna, la realtà dall’illusione. Tre capitoletti, come fosse un sonetto, un canto, sillabato dalle incredibili nuove telecamere…
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