Regia di Des McAnuff vedi scheda film
Qui da noi li ricordano in pochi, ma Rocky e Bullwinkle, rispettivamente uno scoiattolino volante e un alce, in America sono un vero mito. Dal novembre del 1959 fino al 1964, i due ebbero un loro seguitissimo show poi – improvvisa - la sospensione, lasciando milioni di ragazzini americani in lutto, mitigato solo dalle continue repliche. Partoriti dal genio di Jay Ward, i due piccoli protagonisti rivivono in questo film voluto e interpretato da De Niro, che si concede il ruolo del cattivo e diverse citazioni autoironiche. Segregati da oltre 30 anni nel mondo delle repliche, Rocky e Bullwinkle ritrovano un mondo completamente mutato e in balia di una cattiva Tv, buona solo a lobotomizzare milioni di americani. Ma i nemici sono sempre gli stessi, retaggio della Guerra Fredda e relativa paranoia, a cominciare da Fearless Leader (Impavido Capo nell’edizione italiana) e dai suoi sgherri Boris e Natasha, che attraverso la stazione Rbtv (Really Bad Television) vogliono conquistare il mondo. La salvezza è rappresentata dal dolce Rocky e dal goffo e simpatico Bullwinkle, aiutati dall’agente Karen Simpatico ad entrare nel mondo reale. Al contrario di analoghe operazioni, il recupero dall’oblio dei due personaggi animati rappresenta l’occasione per spernacchiare ciò che resta del mito americano, ma nonostante la buona volontà di Kenneth Lonergan e camei eccellenti, il film poco a poco inizia a girare a vuoto e anche la miscela tra animazione e live action lascia a desiderare, facendo rimpiangere il “vecchio” “Roger Rabbit”.
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