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La fuggiDiva

Regia di Monica Vitti vedi scheda film

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La recensione su La fuggiDiva

di mm40
6 stelle

Una troupe della televisione insegue Monica Vitti durante la sua routine quotidiana tra teatro, studi cinematografici e strade della Capitale. L'obiettivo di un'intervista con la sfuggente diva, però, non viene mai raggiunto.



Questa ora tonda di pellicola rappresenta l'esordio dietro la macchina da presa per Monica Vitti, che ci prenderà tanto gusto dal girare, sette anni più tardi, il suo primo e ultimo lungometraggio per il grande schermo: Scandalo segreto (1990). Qui siamo, molto più modestamente, in ambiente televisivo e si vede abbastanza bene dalla fattura del lavoro, comunque tutt'altro che trasandato, ma senza dubbio contenuto nel budget e conseguentemente nella resa estetica. La storia è una non-storia firmata dalla stessa regista e protagonista, che le permette di mettere in scena una sorta di 'pezzo di bravura' nel quale alternare registri recitativi, travestimenti e persino personaggi – pur rimanendo sempre, nella trama, Monica Vitti. Dell'attrice straordinaria – la migliore mai avuta in Italia, con grande probabilità – già sappiamo, della regista impariamo qualcosina con questo La fuggiDiva (scritto così), e questo qualcosina è in fin dei conti gradevolissimo. Un divertissement a uso e consumo del pubblico nazionale, tanto è vero che a un certo punto viene coinvolto anche Alberto Sordi, amico e partner della Vitti in tante commedie, per una breve scenetta al 100% sordiana. La fuggiDiva fa parte della serie Rai intitolata Che fai... ridi?!, che raccoglieva il meglio della comicità italiana di quel momento in una manciata di film televisivi appositamente realizzati. 6/10.

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