Regia di Adam Fair vedi scheda film
E se Laika, la cagnolina lanciata a morte in orbita terrestre, per oscure e incomprensibili ragioni, fosse rimasta (o magari tornata) in vita durante tutto questo tempo? Come reagirebbe all'incontro con i temporanei ospiti di una stazione spaziale?
Un incidente catastrofico coinvolge la Stazione Spaziale Internazionale, all'interno della quale Oleg (Anton Valensi), un cosmonauta russo, è costretto ad affrontare uno spettro inquietante, in arrivo dal passato del suo paese.
"In 1957 Laika became the first animal launched into Earth orbit leading the way for human spaceflight. She never returned.
Nel 1957 Laika diventa il primo animale lanciato intorno all'orbita terrestre, aprendo la strada al volo spaziale umano. Non è mai tornata."
(Didascalia iniziale)
Tra gloria e orrori di vario tipo (secondo alcune teorie, anche essere umani pare abbiano subito simile sorte), verso la metà del XX° secolo la corsa all'esplorazione spaziale ha spinto i concorrenti delle due superpotenze (USA e URSS) a tentare di tutto pur di primeggiare sul rivale.
"La cagnolina Laika, il 3 novembre 1957, fu imbarcata a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2, diventando così il primo animale ad orbitare intorno alla Terra. Il personale sovietico era solito chiamare la cagnolina con il nome di Kudryavka (in italiano 'Ricciolina'), mentre il nome con cui è nota in Occidente deriva da un possibile fraintendimento tra i giornalisti occidentali ed i responsabili della missione che, facendo riferimento alla razza del cane, indicarono la cagnolina come Laika (nome russo per varie razze di cane simili agli husky). La stampa statunitense la soprannominò Muttnik, unendo il termine inglese per meticcio e la parola Sputnik. La capsula Sputnik 2 era attrezzata per il supporto vitale e portava cibo e acqua, ma non prevedeva il rientro, quindi la sorte di Laika era segnata fin dall'inizio della missione. La capsula era inoltre attrezzata con sensori tali da permettere il monitoraggio dei segnali vitali del passeggero come pressione sanguigna, battiti cardiaci e frequenza respiratoria." [1]
Una fine orribile, passata però alla storia come un successo della scienza. Adam Fair, al suo primo cortometraggio, a suo modo rende onore alla memoria di Laika. Supponendo che non sia morta, che lassù, da qualche parte, per ragioni che sfuggono all'umana comprensione, possa essere ancora viva e, ovviamente, non poco incazzata con gli esseri umani. Laika è un cortometraggio molto ben girato, interpretato da un vero attore (Anton Valensi, nominato al British Academy Film Awards per la sua interpretazione, del 2002, in The most beautiful man in the world), nel quale risaltano le buone capacità di Fair più che come regista, in qualità di tecnico degli effetti speciali.
NOTA
[1] Letteralmente, da Wikipedia.
Una commovente immagine di Laika, scattata il giorno della sua condanna a morte: il 3 novembre 1957
"L'esplorazione spaziale non è che un altro gioco nella lotta di potere tra USA e URSS. La politica, l'economia, la corsa agli armamenti... sono solo arene per una competizione insensata. [...] Ma la Terra, di per sé, non ha confini. Niente Est, né Ovest, né Guerra Fredda. E il bello è che gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica stanno investendo miliardi nei loro programmi spaziali e nella corsa alla produzione di missili solo per giungere alla stessa conclusione. Nel 21° secolo, tutti saranno in grado di comprendere che siamo solo dei semplici abitanti di un piccolo corpo celeste di nome Terra. Un mondo senza comunismo o capitalismo..."
(Metal gear solid 3: snake eater)
Laika (Adam Fair, 2021)
F.P. 25/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 7'42")
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