Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Nel 1999 Carlo Verdone, da oltre vent'anni sulla cresta della celebrità e da circa altrettanti star cinematografica nella triplice veste di regista, sceneggiatore e protagonista delle sue opere, si ferma per un attimo e decide di fare il punto sulla sua carriera passata, raccogliere una discreta mole di materiale rimasto inutilizzato sul grande schermo e di assortirlo alla meglio in un 'best of' su pellicola. Ecco così l'attore romano alle prese con alcune delle sue più tipiche caratterizzazioni, dal burino coatto al professore puntiglioso, fino alla diva attempata e ninfomane: qualcosa di nuovo, tanto di già visto, ma in media un prodotto sempre divertente, brioso, ottanta minuti privi di pause. Un'opera autocelebrativa e con ben poco di cinematografico, questo va detto, ma comunque un bel modo per riportare a galla le istrioniche capacità del caratterista ripescandone alcuni personaggi ormai sepolti e dando sfogo ad altri rimasti finora nel cassetto; a fare da spalla a Verdone compaiono Regina Orioli e Angelo Bernabucci, entrambi già visti nei precedenti film del regista. Niente di imperdibile e probabilmente neppure di necessario, ma a ogni modo un modesto e piacevole ripassino. 4/10.
Carrellata di sketch indipendenti fra loro, che vedono Verdone alle prese con svariati personaggi del suo repertorio.
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