Regia di John Pieplow vedi scheda film
Mescolando insieme la “rete”, l’orrore di un serial killer e l’oscuro e affascinante mondo del piercing estremo, John Pieplow ci regala una delle tante degenerazioni del modello “Il silenzio degli innocenti”. Stavolta il serial killer non va in cerca delle proprie prede, ma tende una paziente e fruttuosa rete attraverso le chat line, incuriosendo giovani fanciulle con la prospettiva seducente di una festa. Il meccanismo funziona sino a quando non s’imbatte nella figlia di un tignoso detective che lo incastra. Tutto sembra finito ma il giochino ricomincia e stavolta gli astuti sceneggiatori hanno un asso nella manica, ovvero Robert “Freddy Krueger” Englund che alla guida di uno scapestrato gruppo di vendicativi cittadini, ottiene solo il risveglio del mostro. Effetti splatter di serie Z, una sceneggiatura che non sta in piedi neppure con la colla di pesce, condiscono 85 minuti di noia e l’unica cosa divertente è la pancetta di Englund che, nudo come un verme, stavolta sperimenta il ruolo di vittima.
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