Regia di Alessandro Capone vedi scheda film
Gruppo di ragazzi in una casa abbandonata, in realtà stregata. Strage sanguinolenta.
Horror con forti elementi splatter (sanguinolenti e gratuiti, autocompiaciuti), Streghe è la prima regia di Alessandro Capone, già sceneggiatore e autore teatrale. Francamente, poco di memorabile, anzi nulla: il canovaccio è quello ormai abusato della casa maledetta nella quale un gruppo di giovani assortito ad hoc (la belloccia, il ciccione, il nerd, la ragazza di colore, etc.) vive vicissitudini altrettanto telefonate e va incontro a violenze indicibili e morte per via della maledizione del luogo. Senza tanta fantasia vengono anche inseriti elementi religiosi (la figura del prete-esorcista) e sessuali, con qualche breve scenetta sexy; in definitiva, una pellicola girata con mezzi modesti, ma dai contenuti infimi, con una sceneggiatura dello stesso regista e un cast composto da interpreti di minimo impatto (Ian Bannen, Pierre Agostino, Amy Adams, Jeff Bankert, Suzanne Law). Nel 1989 il cinema di genere era ormai arrivata al capolinea e titoli come questo non possono che certificarne la prossima fine. Produzione italiana (Claudio Bonivento) con reale ambientazione negli Usa, come d'altronde si era soliti fare in quegli anni, alla ricerca di una maggiore credibilità per il prodotto. 2,5/10.
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