Regia di Nick Hamm vedi scheda film
Se fossimo in una università americana la giovane Liz (Thora Birch) sarebbe una ”nerd”. Invece siamo in un esclusivo college inglese, dove si cura l’etichetta, ma il risultato non cambia molto: Liz, dimessa nel look, non riesce a farsi notare dall’amato Mike. L’amico Martin trova il modo per rendere inevitabile la loro unione, spirituale e fisica, rinchiudendoli insieme ad altri due amici in un bunker a tenuta stagna. Dal quale, alla fine di tutto, solo uno dei ragazzi uscirà vivo. Questa la storia, a cui segue la domanda: che diavolo è successo nel bunker? Gioco di scatole cinesi con un’interessante raffigurazione dell’amoralità che pervade le nuove generazioni borghesi. La tensione è tutta concentrata tra i risvolti preoccupanti della psiche di Liz, dietro uno sguardo che fa presagire qualcosa di inevitabilmente malefico. Brava Thora Birch, che dopo “American Beauty” si riconferma attrice promettente. Convince meno la struttura dell’intreccio: dalla sceneggiatura con alcune incongruenze (c’è un bunker a due passi dal college e nessuno ci guarda dentro?) alla mancanza di una suspense che derivi veramente dalle immagini, non dalle dichiarazioni d’intenti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta