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Glorious

Regia di Rebekah McKendry vedi scheda film

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La recensione su Glorious

di undying
7 stelle

Un individuo rinchiuso in un bagno con una misteriosa entità, nascosta in un box, che non può essere vista. Detta così sembrerebbe poca cosa, invece "Glorious" riporta sullo schermo il buon cinema fantastico tipico degli anni Ottanta, caro a Clive Barker e Stuart Gordon. Vaghi riferimenti anche alla mitologia di Lovecraft. Una bella sorpresa.

 

locandina

Glorious (2022): locandina

 

Durante un viaggio, Wes (Ryan Kwanten) si ferma in una tranquilla area di sosta in mezzo a un  bosco. La macchina è carica di effetti personali, tra i quali un orsacchiotto e una misteriosa scatola rossa. Nel corso della notte rimarrà lì, dandosi all'alcol per dimenticare una traumatica, recente, esperienza con la sua ragazza, Brenda (Sylvia Grace Crim). Quando al mattino si sveglia, con i postumi della sbornia e senza pantaloni, si precipita nel bagno per vomitare, solo per essere disturbato dal suono di una voce amichevole proveniente dal box adiacente. Appartiene a JK Simmons e dice di chiamarsi "Ghatanothoa". Le loro battute all'inizio sono giocose. Simmons, che parla senza mai farsi vedere, è gentile e curioso, finché non diventa più sinistro e inquietante.

 

"Una forza più forte della gravità ci ha fusi in un'orbita sincronica. I nostri aerei hanno ruotato lungo lo stesso asse."

(Gath)

 

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 "C'era una volta un essere di pura energia, tutto solo in un oceano di infinito nulla. Fino a quando non ha scoperto il potere di dare forma fisica ai suoi pensieri e ai sentimenti. Questo potere lo disturbò molto. Non riusciva a impedire che questi pensieri e sentimenti riempissero il vuoto assoluto. Divennero i suoi figli indesiderati. Infuriato dalla loro presenza, decise di distruggerli. Durante il conflitto il figlio maggiore gli tagliò il fianco. Il sangue che sgorgava dalla ferita riempì il nulla infinito, diventando i pianeti, le stelle e la vita. Osservò con orrore il suo prezioso vuoto, pieno di sentimenti. Pregò i suoi figli di chiudere la ferita, di impedire che si formasse altra nuova vita. I suoi figli acconsentirono, ma solo se avesse lasciato che questa nuova vita continuasse ad esistere. Accettò. Ma detestava così tanto l'umanità da creare segretamente un essere di pura distruzione, capace di eliminare tutta la vita e ritornare al nulla infinito. Creò me."

 

Strano modo di presentarsi, da parte di Ghatanothoa, nome "appartenente a un Dio molto antico e solitario" che - non per caso - viene citato nei leggendari miti di Cthulhu di H. P. Lovecraft. Glorious, dunque, appartiene a un sottofilone horror molto particolare. È un film a basso budget, opera della regista Rebekah McKendry, qui al suo terzo lungometraggio, scritto sorprendentemente bene da Joshua Hull, David Ian McKendry e Todd Rigney. Un lungometraggio originale e riuscito, con pochi ma efficaci effetti speciali e una prima parte ironica (mai però accostabile alla commedia) e imprevedibile, che riesce a tenere costantemente alto l'interesse verso la sorte del protagonista. Praticamente girato in un solo ambiente, ma con un interprete eccezionalmente bravo, Ryan Kwanten, supportato dai deliranti (stranamente affascinanti) monologhi di Ghatanothoa, perfettamente pronunciati con il timbro vocale del celebre attore (che mai compare sullo schermo) JK Simmons. La stranezza della storia va di pari passo con dialoghi esistenziali e profondi, mentre la cinematografia di David Matthews riesce a rendere animato il contesto, poco espansivo in termini di location utilizzate, con alcune riprese incredibili. Ad esempio, in due circostanze, il punto macchina esplode letteralmente verso l'esterno, salendo all'indietro oltre la stratosfera per fissare sullo schermo, da una distanza siderale, l'intero globo terracqueo, il cui aspetto diventa quello di una piccola palla luminescente. Glorious è la classica eccezione che conferma la regola: anche nel cinema indie si possono trovare piccoli capolavori. La parte finale, semplicemente perfetta, svela un importante retroscena sulla reale personalità di Wes, creando un cortocircuito emotivo nello stato d'animo dello spettatore dato che, sino ad allora, ha provato pietà, simpatizzando con quello che sembrava essere un innocente e indifeso protagonista. Ovviamente non è un film per tutti, dato che riporta brillantemente, con spunti innovativi e personali, in scena un tipo di cinema fantastico ormai dimenticato dalla cinematografia odierna, quello di Clive Barker e della coppia Yuzna/Gordon. Per chi apprezza quel tipo di opere, realizzate nella seconda metà degli anni Ottanta, Glorious garantisce un'esperienza di visione assolutamente appagante.

 

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Glorious: Sylvia Grace Crim e Ryan Kwanten

 

Citazioni

 

Wes: "Mi sono strofinato la faccia dopo aver toccato il cesso e Dio solo sa cos'altro. Non ho idea di quale merda sia entrata nei miei occhi."

Gath: "Oh... materia fecale, particelle di vomito, varie tracce di sperma e 127 ceppi diversi di batteri."

 

"Non avevi intenzione di finire qui, non avevi intenzione di incontrarmi, ma era destino che accadesse in questo preciso momento. Sono parte di questo destino, proprio come te (...) Sono certo che hai sentito qualcosa di strano nell'aria, un cambiamento di pressione, un vento che soffia in modo strano, il terreno non più solido come prima. Respiri e basta, è così che comincia."

(Gath)

 

"I ricordi sono curiosi, svaniscono nel tempo. Oppure possono essere sottratti. È difficile quando non riesci a ricordare qualcosa di importante: un viso che una volta ti rendeva felice, derubato per sempre dalla tua memoria."

(Gath)

 

Glorious

Glorious: Ryan Kwanten

 

"I nostri ricordi sono schedari consultati e poi restituiti in disordine da autorità che noi non controlliamo."

(Cyril Connolly)

 

Trailer 

 

F.P. 07/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 78'58") / Data del rilascio in USA, Canada e Australia: 18/08/2022

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