Regia di Simon Wincer vedi scheda film
Quindici anni fa, la commedia sentimentale-ecologica di “Mr. Crocodile Dundee” riscosse un enorme successo in tutto il mondo. Tempo dopo, John Cornell ne fece uno scialbo seguito con la stessa formula, ed anche questo è un classico sequel-remake, nel senso che la storia è identica al primo episodio, con la differenza che invece di andare a New York, il rude cacciatore di coccodrilli innamorato di una ereditiera americana si dirige a Los Angeles. Già all’inizio del film infatti Crocodile (che è sposato e con bimbo, come certi tardi Tarzan con Weissmuller) lascia le sue lande selvagge per seguire la moglie, che deve gestire la redazione del quotidiano paterno. Ben presto si mette a investigare sulla morte di un giornalista, e ben presto le indagini conducono agli studios di Hollywood. Il meccanismo è sempre uguale: l’ingenuo Crocodile spiazzato dal magico mondo del cinema fa ridere (?) con le sue gaffe; ma poi, siccome ha visto un sacco di telefilm, scopre i cattivi e li consegna alla giustizia. Paul Hogan è attempato e lo sa, Linda Kozlowski sembra Alida Chelli e veste sempre di nero per smagrirsi. Spento, noioso, men che televisivo, e con una partecipazione di Mike Tyson.
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