Regia di Kurtis Spieler vedi scheda film
Horror a combustione lenta, privo di rumorosi effetti speciali, ma piuttosto inquietante per una prima parte molto realistica. Nel cast è presente, in un consistente ruolo, anche l'indimenticabile Adrienne King, final girl del classico "Venerdì 13".
A seguito di un misterioso incidente, in cui tre persone sono state trovate morte all'interno di un appartamento, Christian (Bryan Manley Davis) viene sottoposto a interrogatorio dalla polizia, dato che Laura (Laura Dooling), la sua ex, è scomparsa dopo essersi insediata nella stessa abitazione. Christian chiede agli agenti di polizia se credono nei fantasmi, quindi procede a raccontare la storia. Laura da un paio di mesi si è trasferita a Queens (New York). Una sera, attratta da rumori di graffi provenienti dalla camera della coinquilina, Elizabeth (Jasmine Peck), rinviene il cadavere della ragazza, deceduta con un'espressione sul volto raccapricciante. Gli agenti inquirenti, Miller (Frank Wihbey) e Richards (Adrienne King), stabilito che il corpo è in quelle condizioni da almeno un paio di giorni, non riescono a trovare nulla che suggerisca altro motivo del decesso, se non cause naturali. Miller fornisce a Laura la sua tessera, in caso di emergenza, in attesa che l'esame necroscopico possa indicare con più precisione eventuali anomalie. Senza conoscere nessuno in città e senza abbastanza soldi per una stanza d'albergo, Laura è costretta a passare la notte nell'appartamento. Ben presto, ha la sensazione di non essere sola.
The dead girl in apartment 03: Laura Dooling
Kurtis Spieler è un appassionato di horror, la sua breve filmografia lo certifica. Dopo aver realizzato diversi cortometraggi tematici, debutta in regia nel 2013 con Sheep skin (2013), prosegue con The devil's well (2018) e approda a questo The dead girl in apartment 03. Opera girata a basso budget, claustrofobica e angosciante, lenta nel creare un clima di puro terrore, ispirato dai modelli J-horror (il fantasma di Elizabeth appare spesso all'improvviso, all'insaputa della protagonista, alle sue spalle), ma girata molto bene e interpretata da buoni attori. Spieler, anche autore della bella sceneggiatura, propone un finale inverosimile, mostrando come la "ragazza morta nell'appartamento 03" fosse in realtà coinvolta in pratiche di evocazione diabolica, assieme al suo ragazzo. C'entra dunque un demone della gerarchia infernale, di nome Myzraak, ma la parte conclusiva, per quanto puramente horror, è anche la meno chiara della storia. Non importa, in fondo, spesso, un pò di mistero contribuisce a rendere più interessante il racconto. E questo è un buon racconto, soprattutto se valutato nei piccoli dettagli e nello sviluppo razionale che riguarda la maggior parte del film (quella che vede Laura costretta a restare nell'appartamento, dopo aver rinvenuto il cadavere). Non ha l'aspetto del classico indie povero, quanto piuttosto quello di un lungometraggio girato professionalmente, al quale una colonna sonora, modellata sullo stile di Carpenter (opera di Brian Burdzy, del complesso Satanic Panic 81), e un perturbante, claustrofobico, clima d'angoscia, conferiscono buon ritmo. Molto spazio, nello sviluppo della storia, ha la relazione tra Laura e il suo ex dato che i due sono, perennemente, in contatto telefonico; un sistema che serve a ridurre i costi, limitando il girato in un tempo che simula lo scorrere reale dei minuti, ma che appare funzionale, rendendo le dinamiche psicologiche dei protagonisti più verosimili. The dead girl in apartment 03 è un horror che coglie nel segno, a patto di sapersi accontentare di suggestive e allusive sequenze, una bella cinematografia, protagonisti ai quali ci si affeziona (bravissima Laura Dooling, sulle cui spalle poggia l'intera essenza del film) e pochi effetti speciali.
The dead girl in apartment 03: Adrienne King
Adrienne King: Alice a Crystal Lake
Nata (nel 1955) e cresciuta a Oyster Bay, Long Island, Adrienne a soli sei mesi compare in uno spot pubblicitario. Da adolescente studia canto e danza, restando continuamente coinvolta in vari settori dello spettacolo anche se, principalmente, gira spot televisivi e radiofonici. In seguito, Adrienne diventa membro della "Joseph Jefferson Theatre Company" e compare in svariate produzioni estive e off-Broadway. Nel 1977, come attrice, gira un paio di film che la vedono coinvolta in doppia attività artistica (ad esempio ne La febbre del sabato sera è una ballerina non accreditata) per poi diventare celebre nel ruolo di Alice, la "final girl" del cult Venerdì 13 (Sean S. Cunningham, 1980). Ricompare, brevemente, nel sequel (come prima vittima di Jason), quindi si dedica all'attività di doppiatrice. Torna davanti alla macchina da presa solo a distanza di anni, nel 2010, interpretando il film Psychic experiment (Mel House) e resta definitivamente legata al genere horror. Tra le sue ultime apparizioni, prima di interpretare l'interessante detective Richards in The dead girl in apartment 03, si segnalano: Rachele ne La stanza delle farfalle (Jonathan Zarantonello, 2012); voce narrante in Silent night, bloody night: the homecoming (James Plumb, 2013); "Regina dei sogni" e infermiera privata in Tales of Poe (Bart Mastronardi e Alan Rowe Kell, 2014); la signora Perkins in Killer therapy (Barry Jay, 2019); Alice nel fan film Jason Rising: a friday the 13th (James Sweet, 2021).
Adrienne King ai tempi di Venerdì 13 (1980)
"Bisogna fare una distinzione tra il morire e la morte. Non è tutto un morire ininterrotto. Se si è sani e ci si sente benissimo, è un morire invisibile. La fine, che è una certezza, non dev'essere per forza annunciata con spavalderia."
(Philip Roth)
Trailer
F.P. 02/09/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 72'04") / Data del rilascio USA: 09/08/2022
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta