Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Un film della trilogia di Pietro Germi che comprende “Divorzio all’Italiana” (1961), “Sedotta e abbandonata” (1964) e “Signore e Signori” (1965), trilogia che affronta con critica graffiante la società di quel tempo ed il concetto di onore in Sicilia e non solo in Sicilia, e che ha ottenuto premi e riconoscimenti internazionali.
Uno dei migliori film della cosiddetta commedia all’italiana che caratterizzò il cinema tra gli anni ’60-’70. Un film di Pietro Germi presentato al Festival di Cannes nel 1962 che meritò l’Oscar nel 1963 per la migliore sceneggiatura originale. Bravissimo Marcello Mastroianni che domina magistralmente la scena insieme ad un cast di attori tra i quali la giovanissima Stefania Sandrelli. Fu un film di un impatto notevole negli anni ‘60 nell’affrontare il tema del divorzio (introdotto in Italia dieci anni dopo nel 1970) e del delitto di onore (abolito solo quaranta anni orsono, nel 1981) tematiche che Germi, che dirigerà nel 1964 anche il film Sedotta e abbandonata e nel 1965 Signori e Signore, affronta con graffiante sarcasmo e grottesco humor nero ambientato nella struttura sociale, nel concetto di famiglia e nel ruolo della donna esistente nel 1961 in un piccolo paese siciliano, ma non solo in Sicilia. Oggi la visione di questo film sembra riportarci indietro in un tempo molto lontano da noi; in realtà alla fine pur sorridendo qualcosa di amaro ci rimane in bocca se consideriamo che è vero che sulla carta il delitto d’onore è scomparso quaranta anni orsono ma nell’Italia contemporanea non mancano episodi di cronaca nera che ad un cosiddetto concetto di onore sono ispirati.
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