Regia di Hironobu Sakaguchi vedi scheda film
In un prossimo futuro, la terra è oggetto di una devastante invasione aliena. Buona parte della superficie è ridotta ad una distesa desertificata di macerie; i pochi superstiti umani sono costretti a vivere in stazioni spaziali in orbita, oppure entro gigantesche cupole in grado d'impedire la penetrazione delle creature extraterrestri, i misteriosi ed evanescenti "Phantom", capaci di infettare gli umani o ucciderli al semplice contatto. Sulla loro natura indaga la dottoressa Aki Ross, la quale intravede una via di salvezza per il genere umano grazie ad una complessa teoria sullo "spirito di Gaia", anche con l'aiuto di alcuni sogni ricorrenti. In suo aiuto operano l'anziano dottor Cid ed il capitano Edwards - suo innamorato - con una fida squadra di soldati. La contrasta ferocemente il generale Hein, che preferisce combattere gli alieni con devastanti armi convenzionali. Ho rivisto dopo molti anni quest'opera di animazione - la prima volta fu al cinema - la quale prende nome dalla celebre serie di videogiochi. La vicenda raccontata non ha nulla in comune con le trame dei vari episodi di Final Fantasy - almeno di quelli che, ad oggi, ho ultimato, tutti dal primo al X, esclusi V e VIII - tuttavia sono presenti, nel racconto, dettagli ricorrenti nei videogiochi di ruolo alla giapponese, quali spiriti elementali, sentimenti in grado di sfidare la morte, odii estremi. Interessante l'idea di inserire nel racconto la "Teoria Di Gaia", benchè essa non sia di facile comprensione e renda non agevole seguire il racconto, soprattutto nell'ultima parte. La sua originalità si fonde con l'altra tematica che contrappone i personaggi, l'apertura mentale e la razionalità degli scienziati contro l'odio cieco e l'ottusità "militare" di un generale reso feroce da un folle desiderio di vendetta. Buone le ricostruzioni della terra futura, tra desolazione degli esterni ed ambienti claustrofobici della cupola; tuttavia, mi sembra che le seppur curatissime animazioni al computer inizino a mostrare i loro vent'anni di età. I personaggi, benchè digitalizzati, mostrano la loro umanità, in particolare la protagonista. Tuttavia, non hanno caratteri di originalità. Scienziati incompresi, militari decerebrati, politici incapaci di prendere una posizione netta; tutto già visto. L'opera è piacevole; tuttavia i fan della saga videoludica possono rimanere delusi dall'assenza di riferimenti alla specifica trama di uno degli episodi (che di materiale per riduzioni cinematrografiche ne offrono in abbondanza).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta