Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Un Raimi diverso dal solito. Abbandona i vari "La Casa" "Darkman" e "L'armata delle tenebre" per concentrarsi su un bellissimo thriller/giallo dai toni fortemente soprannaturali. Film bellissimo.
Da diverso tempo volevo vedere questo film firmato Sam Raimi.
Mi aspettavo un Raimi "diverso" dal solito, ed effettivamente il film è stata la conferma delle mie sensazioni.
Dimentichiamoci per un attimo "La casa" "Darkman" o "L'armata delle tenebre", classici della filmografia di Raimi per concentrarci su un qualcosa di altamente insolito per il regista.
Con un bellissimo cast, Raimi dirige un thriller soprannaturale con forti tinte "gialle" e il film regala momenti molto belli, toccanti conditi da grande mistero.
Prima di tutto ho apprezzato tantissimo l'ambientazione, questo stagno misterioso, questo verde autunnale che rende il film particolarmente e volutamente "freddo" e misterioso.
Ottima anche l'interpretazione della Blanchet che riesce a dare al suo personaggio tutte le dovute sfumature, ansia, angoscia, paura, e questo "dono" che molto probabilmente neanche lei riesce a comprendere e sopratutto a gestire in pieno.
Un film che molto probabilmente avrà spiazzato la maggior parte dei fans di Raimi, in alcuni momenti sembra quasi di essere di fronte ad un'opera Lynchiana, dove il lato "onirico" della storia prende il sopravvento su tutto.
Anche tutta la parte del processo è bellissima e tiene inchiodati alla poltrona.
La cosa straordinaria del film è che il regista seppur trattando temi completamente diversi riesce comunque a farsi riconoscere attraverso la sua regia, attraverso il suo stile...cosa che ogni autore dovrebbe essere in grado di fare e Raimi devo dire che ci riesce alla perfezione essendo almeno secondo me un grande autore.
Un thriller che diventa col passare dei minuti anche un giallo perchè ci sarà da scopire chi è il vero assassino della ragazza trovata morta nello stagno e più volte sia i protagonisti che noi (pubblico) punteremo il dito verso il cattivo di turno o verso "lo strano" di turno quando poi naturalmente come in ogni buon giallo che si rispetti la sorpresa ci lascerà letteralmente a bocca aperta.
Il finale del film che non ha convinto tutti è invece oggetto di discussione secondo me, anzi è la conferma ufficiale che la protagonista possiede effettivamente il dono di guardare nel futuro, di vedere chi ha ucciso una persona...ma questo dono non è ben gestito, non è ben compreso, la protagonista alla fine ne avrà una prova evidente.
Gestire un mistero è forse cosa impossibile, Raimi forse ci vuol suggerire che un mistero deve rimanere mistero e che le cose che vanno bel oltre la realtà da noi conosciuta non avranno mai una logica razionale ne una spiegazione che l'uomo potrà offrire.
Un finale secondo me molto bello che da la possibilità a tutti di interpretare "il dono" in maniera del tutto soggettiva, infatti credo che le chiavi di lettura potrebbero essere tantissime.
Un film bellissimo, mi è piaciuto tantissimo, un Raimi fuori dai suoi cari mostri e del suo solito humor che dimostra di saper dirigere in maniera eccelsa anche un thriller dai toni soprannaturali. Bellissimo.
VinnySparrow
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