Regia di Michele Lupo vedi scheda film
Nel 1972 tutti (in Italia, almeno) volevano rifare Trinità, fortunatissimo - specie al botteghino - connubio fra spaghetti western e commedia: eccone una tentata imitazione, non del tutto riuscita ma neppure sgradevole. Di buono c'è la storia, nulla di nuovo ma solida quanto basta e divertente (da un'idea di Luigi Montefiori/George Eastman, che scrive la sceneggiatura con Sergio Donati); c'è il discreto mestiere del regista, uno che nel 'genere' ci navigava già da una decade (dal peplum alla grande rapina, passando anche per qualche western) e che sa mantenere a regime azione e divertimento; e ci sono i due protagonisti, ben affiatati fra loro, ma purtroppo costretti in ruoli spesso combacianti: Giuliano Gemma & George Eastman sono un po' come Terence Hill & Terence Hill. Per quanto Eastman sia quello più manesco e Gemma il romantico del duo, si tratta comunque di lievi sfumature che non caratterizzano in maniera tanto marcata i personaggi come quelli classicamente affidati al binomio Spencer-Hill; e questo limite a lungo andare pesa. Non mancano a ogni modo le scazzottate senza pietà e il finale dolceamaro farcito di speranza; nei ruoli di contorno, fra gli altri, si osservano Giacomo Rossi Stuart, Nello Pazzafini, Marisa Mell e Vittorio Congia. Apprezzabile il lavoro di Gianni Ferrio per la colonna sonora; fotografia di Aristide Massaccesi/Joe D'Amato. 4,5/10.
Ben e Charlie sono due truffatorelli che lavorano in combutta. Quando il primo esce di prigione, il secondo vorrebbe ricominciare l'attività; Ben si oppone, ma una serie di eventi fortuiti riporta l'accoppiata 'nel giro', addirittura facendoli diventare veri e propri rapinatori di banche.
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