Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
In un’azienda di Tokyo un impiegato ha una relazione con una collega giovane e civetta. La moglie lo lascia, sconcertata anche dalla sua trascuratezza per la memoria del loro bambino morto e dagli ex commilitoni con cui passa le serate. Un suo amico muore di tubercolosi, un altro decide di avere un figlio nonostante non se lo possa permettere. Lui viene trasferito per qualche anno in un posto sperduto, dove la moglie lo raggiunge: affronteranno insieme la loro convalescenza spirituale. Sommesso minimalismo familista, come di consueto in Ozu; qui, però, un po’ troppo meccanico nella giustapposizione di vicende esemplari, che finisce per far perdere compattezza al film.
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