Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Mi pare che la vicenda del film sia stata fraintesa, nonostante la sua estrema semplicità (ma avevo già rilevato fraintendimenti in qualche film precedente); non ne sono sicuro perché si tratta di sfumature psicologiche e di sottolineature filmiche che possono avere significati diversi, ma dopo l'inizio fatto di gesti ripetitivi vediamo Masako rientrare a casa alla sera e trovare la moglie Shoji che parla con l'amica single che loda la propria autonomia mentre la cena non è ancora pronta né è stata fatta la spesa per poterla preparare. Masako, contrariato, se ne va, mentre la moglie e l'amica decidono di andare a comprare qualcosa per farsi cena. Poi Shoji preferisce andare a trovare la madre anziché accompagnare il marito alla passeggiata domenicale organizzata dai colleghi di lavoro, e così lascia spazio a Kingyo, una collega carina e disinvolta (anche questa sembra uscita dai film contemporanei di altri registi, come Taeko in Il sapore del riso al tè verde) che sa molto bene come si conquista un uomo (l'avrà imparato, Ozu, da Lubitsch?) e che incomincia a stringere i rapposti con Masako, nonostante la palese resistenza di lui; poi, ottenuto un incontro in una trattoria, cerca di farlo bere e lo bacia, o piuttosto si fa baciare, ma quasi … violentandolo; e non a caso è il primo bacio filmato da Ozu. Dopo di che passano la notte insieme, ed anche questa è la scena del genere più esplicita che Ozu abbia filmato finora. Ma fin dal mattino è chiaro che Masako vuole andarsene e finire quel rapporto, mentre lei ora si dichiara innamorata e continua a civettare falsamente, come Ozu si preoccupa di mostrarci facendola ridere fre sé e sé appena lui se n'è andato.
L'amica della moglie intanto non esita a seminare, se non zizzania, almeno sospetti, che cadono su un terreno fertile; una sera seguente Masako gioca con i colleghi ma lei è ormai convinta che lui la tradisca e… resta apparentemente delusa quando vede il marito rientrare alticcio con due colleghi. Poi Kingyo viene a cercarlo a casa, e lei ne deduce che continua il loro rapporto; e se ne va, dall'amica single, contro il parere della madre e del fratello. Con l'inevitabile riconciliazione avvenuta qualche tempo dopo nel paesino in cui Masako è stato trasferito entrambi riconoscono i loro torti e ne chiedono scusa, nel pistolotto educativo di prammatica, che conclude con la constatazione che i tre anni dell'incarico in questo paese sperduto fanno presto a passare, che ricorda i finali di alcuni dei primi film in cui era la prigione a far rinsavire qualcuno mentre il partner aspetta…
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