Regia di S.S. Rajamouli vedi scheda film
WOW!. Se cercate l'insolito, fa per voi. Occhio, poi, il film è un continuo crescendo.
Recupero questo film da Netflix. Beh, che dire. Una sorpresona, per certo. E altrettanto certo, un film fatto così, da noi in Occidente, è impossibile farlo, o comunque non viene fatto da 50-60 anni. Trattasi infatti di un film indiano, nel quale due amici lottano, ognuno a modo loro, contro l’invasore britannico. Ma messa così, non dà neanche lontanamente l’idea di cosa sia questo film. E non è facile neanche parlarne. La sceneggiatura, innanzitutto, è di fatto un romanzo. Intendo, l’equivalente di un libro: succede di tutto, gli intrecci sono quelli di un melodramma, ma neanche questo è del tutto vero. Tutti i sentimenti, in questo film, sono portati all’eccesso. L’amore è sconfinato, l’odio è totale, assoluto; l’amicizia virile assurge ai massimi livelli, l’amore per la patria è senza limiti, il sacrificio, anche, la decisione, la volontà, la perseveranza…non conoscono ostacoli. Non siamo più abituati a vedere in un film questi straordinari eccessi…ma questo film è una cosa sorprendente. Pertanto, in centinaia di pellicole noiose qua da noi, un’oasi. Ok, va capito, pure le ingenuità dei comportamenti sono ai massimi livelli: spesso il tutto è kitsch, vedi ad esempio l’incredibile e assurda scena nel finale, cioè la fuga dal forte britannico, dove un amico porta l’altro sulle spalle è combattono TUTTO IL TEMPO così. Ma o si prende in blocco, o nulla. E dunque tutto ci sta, in questo film. Ci sta anche che durante una festa il film si trasformi in un musical, o che il condannato sul patibolo canti, in una scena totalmente inverosimile (ma in linea con le tre ore del film). E va detto, questo film ha una rara epicità, e nei poemi epici le cose assurde e impossibili sono all’ordine del giorno. Insomma, un film primordiale se non primitivo nei sentimenti e negli episodi, come da noi non se ne fanno più. I cattivi non è che siano solo cattivi, sono perfidi, crudeli, tremendi. I britannici vengono visti come li vedevano gli Indiani: come un popolo invasore, supponente, crudele, razzista, che non esita a sparare a donne e bambini, o a torturare. I Russi, diremmo oggi. Consigliato? Boh, è difficile dirlo. Per me, è da 8, ma è probabile che alla maggioranza della popolazione non indiana questo film sia indigeribile. Attori in gran parte straordinari, comunque, soprattutto i due protagonisti, incredibilmente calati nella parte. Il film è il più costoso della storia indiana (per quanto gli animali in computer graphic facciano quasi tenerezza), però è andato bene al botteghino, anche all’estero. Critica entusiasta, pubblico pure, lo stesso pure in Occidente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta