Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
La casa nel tempo è uno degli ultimissimi lavori diretti da Fulci, che nella decade finale della sua carriera si dedicò esclusivamente all'amato genere horror anche a costo di lavorare con budget ridicoli e mezzi infimi. Qui siamo davvero a ridosso del nulla assoluto: la casa stregata, gli zombies assassini e qualche squartamento gratuito sono gli 'effetti speciali' (a dire il vero, si capisce, pochini) della pellicola. Altro non c'è: un cast raffazzonato nel quale spiccano - si fa per dire - i nomi di Keith Van Hoven e Karina Huff (gli altri sono perfino meno noti) serve una sceneggiatura firmata dal regista, da Daniele Stroppa e da Gianfranco Clerici nella quale non compare traccia di originalità neppure per sbaglio. La tensione latita, i dialoghi sono sconcertanti in quanto a banalità, le scene splatter sono palesemente false. Quantomeno Fulci si limita nella durata della pellicola, che non supera di molto gli ottanta minuti; in origine doveva trattarsi di un prodotto a destinazione televisiva, sponda Reteitalia/Berlusconi, anche se a tutti gli effetti il film non venne trasmesso neppure in televisione. E forse dandogli un'occhiata il motivo di tale scelta si intuisce. 2/10.
Tre 'giovinastri' irrompono in una elegante villa e uccidono i padroni di casa; ma gli orologi tornano indietro e i morti risorgono, pronti a vendicarsi.
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