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La casa nel tempo

Regia di Lucio Fulci vedi scheda film

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La recensione su La casa nel tempo

di Stefano L
7 stelle

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«…if time turned back, our sins would also have to start anew»: questa didascalia tratta da un testo di Honoré de Balzac fa da preludio al progetto di Fulci pensato per i passaggi via etere e immediatamente censurato all’audience. Cagione: i cruentissimi contenuti. Quella che ne segue non è in ogni caso una pièce estratta dalla letteratura colta, bensì l’abituale exploit di Fulci dal parossismo smaccato (e con una foggia commerciale adatta ai teenegers). Nell’intro c’è una coppia di anziani apparentemente amichevole, la cui indole feroce e perversa non indugerà a sbandierarsi presto. Poi verrà presentato un trio di scavezzacolli giovinastri, pronti a rapinare con stratagemmi scontati i due ricchi attempati nella loro villa ottocentesca. Saranno trascinati nel maelstrom di un calvario atrocissimo dalle venature oniriche: impalamenti, viscere sgorganti degli organi martoriati, smembramenti e terrorizzanti fantasmi dal sadico temperamento li attenderanno in un màdido focolare domestico colmo di pericoli ed arcani, folli misteri casalinghi. Orbene, nel tonitruante bailamme sanguinario, vengono manifestati i consueti pro e contro delle pellicole del noto demiurgo romano: da un lato un'estetica lugubre, caliginosa, coriacee e solerti sequenze splatter, un’immagine bigia, meschina dei loschi personaggi, mai incline ad assumere toni pedestremente empatici; on the other side dinamiche pretestuose, saltimbanchi che spuntano dal nulla e delle psicologie effimere, dallo spessore irrisorio (le figure maschili sono delle sagome di cartone). Durante l'osservazione delle mattanze si è pervasi da un pungente senso di nostalgia per la stimabile artigianalità degli effetti visuali, sulfurei e privi di zavorra in cgi, nonché per la pertinente operazione di casting, la quale propone volti deturpati, atteggiamenti dissimulanti e fisionomie sinistre (la nobile vegliarda ha uno sguardo enigmatico piuttosto torvo e minaccioso). Ma veniamo al quesito fondamentale: is it fun? Risposta: Yes! “The House of Clocks” è un malvagio, spassoso spettacolo del gore. Tra gli interpreti altresì la graziosa biondina britannica di “Vacanze di Natale” Karina Huff, purtroppo scomparsa in tempi recenti per via di un infausto tumore.

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