Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film
TFF 40 . CRAZIES - FUORI CONCORSO
Al Torino Film Festival nr. 40, la sezione Crazies dedicata al cinema horror, ospita fuori concorso Venus, che rappresenta il ritorno del noto ed apprezzato regista spagnolo di Nameless e Darkness: Jaume Balagueró.
Il suo ultimo lavoro è una delle vere chicche di tutta la rassegna, quest’anno non particolarmente brillante, che il TFF dedica al cinema di genere.
L’opera, per stessa ammissione del regista, si ispira liberamente al racconto di H.P. Lovecraft intitolato I sogni della casa delle streghe, aggiornato al contesto attuale e alla giungla nelle periferie delle grandi metropoli come Madrid.
Una bella cubista viene sgamata nel tentativo di sottrarre una ingente refurtiva di pasticche custodite in un deposito della discoteca in cui lavora.
Nonostante venga scoperta col bottino nella sua sacca, la giovane riesce a darsi alla fuga ferendo il suo aggressore, e dirigendosi presso il palazzone di periferia dove vive la sorella insieme alla figlia piccola. I boss riescono a rintracciare la giovane e non molto tempo dopo a circondare il grande palazzo, per trovare la ragazza e riappropriarsi del prezioso bottino.
Nel frattempo però lei si rende conto che nel condominio succedono cose strane: gli appartamento sono quasi tutti disabitati, e chi è rimasto si comporta in modo ambiguo.
Anche le anziane signore che vivono al piano di sotto sono piuttosto agitate e in fermento, non capendo se la giovane sia un pericolo, o una succulenta vittima delle loro perfide brame. In realtà, poco per volta, le tre vecchie signore si renderanno conto di avere a portata di mano la reincarnazione della loro ava da tempo invocata invano.
Una occasione imperdibile che non può certo essere offuscata o minacciata dalla presenza di quei ridicoli boss armati inutilmente sino ai denti.
Il progetto di adattare uno dei molti racconti del maestro assoluto dell’horror come è Lovecraft, costituiva sin dalle intenzioni un rischio non da poco, per celebrare il ritorno in regia di uno dei massimi rappresentanti del cinema di genere iberico come è di fatto Jaume Balagueró.
Tuttavia Venus, scritto nel rispetto di un ritmo ed una tensione sempre in crescendo, riesce a coniugare in modo dinamico e soddisfacente le atmosfere esoteriche che, poco per volta, iniziano a prevalere tra le pareti inquietanti e fatiscenti del grande condominio infestato. Con l’iniziale risvolto thriller che vede la protagonista in balia del branco di teppisti desiderosi di vendetta e di riavere il malloppo sottratto.
In Venus vincono le atmosfere azzeccatissime che circondano il palazzo-alveare, e la trasformazione della protagonista che non si accontenta di scoprirsi una tosta combattente, ritrovandosi sulle spalle una pesante eredità di cui andare fiera, oltre che la soluzione dei suoi problemi con i boss incattiviti ed offesi.
Balagueró gioca molto bene le carte della suspense, confezionando un horror dalle convincenti atmosfere che avrebbe potuto essere l’ideale epilogo della trilogia argentiana sulle Madri, al posto del deludente e sin imbarazzante La terza madre, indegno sia di Inferno, che, a maggior ragione, di Suspiria.
Tra un cast convincente a rappresentare una banda di duri sbriciolati dalle forze del male e un manipolo di vecchie donne cattive dure ad arrendersi, la protagonista bella e tenace non meno di una nuova Ripley di Alien, è perfettamente resa ed interpretata dalla seducente e sveglia Ester Expósito.
Una scoperta da noi, mentre in Spagna un’attrice già piuttosto lanciata.
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