Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Prima di partire per la guerra di Corea un soldato impalma la fidanzata con una frettolosa cerimonia a Las Vegas, dato che la madre di lei progetta di farle sposare il danaroso industriale di cui è segretaria; ma la stessa sera delle nozze lui contrae la varicella, e subito dopo la guarigione deve svolgere il servizio militare: al ritorno, dopo dieci mesi, trova la casa invasa dai numerosi parenti di lei. Garbata commedia costruita sulla falsariga di Ero uno sposo di guerra, con la consumazione del matrimonio rinviata continuamente, ma senza le implicazioni sullo smarrimento dell’identità sessuale che innervano il film di Hawks: qui ci sono semplicemente due sposini che non riescono a trovare un momento di intimità e un potente rivale che insidia la loro tranquillità familiare. Curiosa, ma funzionale, l’ambientazione fra i vigneti della California: la coppia abita in una fattoria che rischia di essere espropriata per ampliare un cementificio, e che aveva già dovuto ridurre le sue dimensioni per il calo della domanda ai tempi del proibizionismo. Nella versione italiana suona un po’ ridicolo il nome Alvaro (Alvah nell’originale) attribuito al giovane Tony Curtis.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta