Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Bel film, che secondo me non andrebbe neanche considerato tra i minori di Jacques Tourner. La storia è abbastanza complessa, ma il regista la conduce bene, sia come strutturazione della trama, che come resa delle singole scene e situazioni. L'ambientazione in una New York scura e nevosa del primo Novecento, le case poco illuminate e le molte ombre collaborano alla costruzione di un'atmosfera di sottile mistero e di minaccia. Ciascuno dei personaggi principali (eccetto il protagonista) ha qualcosa di oscuro e misterioso, qualcosa che nasconde o di cui parla poco volentieri. E' proprio questo tacere del male che gli permette di perdurare e di continuare a nuocere. Per estirparlo è indispensabile parlarne e smascherarlo, che sarà la missione che si assume il protagonista. Del resto siamo in una tematica cara al regista, cioè quello della vena maligna presente in una famiglia, presenza nascosta ma distruttiva. Il film però riflette anche sulle terribili conseguenze che può avere una frase sciocca e cattiva detta ad un bamnino in tenerà età, specialmente se riguarda il suo essere al mondo. Quanto alla scheda di film TV, Io non direi quindi che vi sia il tema di famiglia come nido di vipere.
Qualcuno ha parlato di similitudini con "Angoscia" di Cukor, ma si tratta di rimandi molto generici, o limitati a qualche singolo aspetto.
Le dimensioni produttive del film sono abbastanza notevoli per la "serie B", visto che è comunque una pellicola in costume con ambientazione d'epoca, e non manca qualche scena impegnativa come il treno che corre nella pioggia torrenziale o l'incendio della casa. Gli attori sono tutti di alto livello, a cominciare dal bravo George Brent, sul cui volto si dipingono i dubbi, le perplessità e i numerosi interrogativi che deve affrontare nel corso del film. Degna di nota à anche la spaventata Hedy Lamarr. Mi sento di consigliare il film a tutti coloro che amano il noir, e i film sui misteri che hanno le loro radici nel passato.
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