Regia di Kristina Buozyte, Bruno Samper vedi scheda film
Un mondo trasfigurato dall'uomo trascina lo spettatore dentro un romanzo di fantascienza classica. Riflessivo, ma ben realizzato.
Il mondo collassato per causa nostra (e di chi sennò) offre lo spunto per questo film di fantascienza apocalittica molto curato nella scenografia e nella fotografia, con una mutata natura realizzata in modo davvero evocativo. La protagonista si muove nell'ambiente con coraggiosa disperazione, impersonando egregiamente un personaggio positivo alle prese con le difficoltà dell'isolamento forzoso, dell'emarginazione e della guerre tra poveri, quando l'etica viene spazzata via dalle necessità. Argomenti validi nel passato, come nel futuro. Ottima le scelta di un attrice fuori dai canoni classici di bellezza che avrebbe indubbiamente stonato nel contesto ed indebolito il film. L'unico vero difetto è un ritmo compassato che a tratti può risultare ostico. Un tuffo dentro la copertina di una nota collana di fantascienza. Urania.
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